Musicista, compositore, educatore, cappellano del carcere minorile “Beccaria”, prete ambrosiano, da pochi giorni don Claudio Burgio ha festeggiato i 25 anni di sacerdozio. Come tanti milanesi, porta avanti la tradizione di attenzione al sociale, in situazioni dove occorre un modo particolare di intervento. Lo incontriamo a Vimodrone, cittadina dell'hinterland dove ha sede la comunità di accoglienza da lui fondata e diretta. «Vivo un ministero in tante direzioni, da quella più liturgica e musicale, come direttore della Cappella Musicale del Duomo, a quella legata all'educazione e alla carità cristiana come Cappellano al Beccaria, il carcere minorile di Milano, e poi come responsabile della comunità Kairos. Non sono prete di strada, perché spesso si pensa che uno che si dedica al sociale debba essere per forza etichettato. Io sono dentro la chiesa di Milano, alle dipendenze dal mio vescovo».
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