«Come membro del Consiglio supremo e dunque come rappresentante di tutti i buddisti del mondo darò il benvenuto a Papa Francesco. La convivenza pacifica qui in Thailandia è un bene prezioso». Lo ha detto l’abate del Consiglio Supremo Sangha (istituzione che rappresenta il mondo buddista), Phra Brahmapundit, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in occasione della visita di Papa Francesco in Thailandia.
L’abate Brahmapundit nel 2000 è stato invitato dall’assemblea generale dell’Onu a rappresentare i buddisti in occasione del vertice mondiale sulla pace con i leader religiosi e spirituali che si è tenuto a New York.
«Può dire che la guerra non ha nulla a che fare con nessuna religione? È un concetto – ha aggiunto l’abate buddista rispondendo all’inviato del Tg2000 - che ho ripetuto anche davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: mai più guerre in nome della religione. Noi leader religiosi dobbiamo dirlo in modo fermo: non possiamo consentire che si usi la religione per scopi violenti. Mai».
A pochi giorni dall’arrivo di Papa Francesco, le telecamere del Tg2000 hanno documentato la festa di ringraziamento dell’acqua e dei fiumi organizzata a Bangkok dai monaci buddisti che per l’occasione hanno invitato la comunità cattolica e quella musulmana per sottolineare l’importanza della pace e della condivisione.
«La Thailandia – ha proseguito mons. Vissanu Thanya Anan, sottosegretario della Conferenza Episcopale Thailandese ai microfoni del Tg2000 - è un modello di convivenza. Ci sono alcuni villaggi dove vivono insieme in modo pacifico buddisti, cristiani e musulmani. Questo è bello».
Monsignor Vissanu durante la festa ha portato in dono all’abate di Bangkok, la figura più importante del buddismo dopo il Patriarca supremo, un panettone. «Il Natale – ha spiegato sorridendo mons. Vissanu - è alle porte».
Allo stesso tavolo sedeva anche l’imam di Bangkok, Thanaret Wacharapisut: «Anche io sono d’accordo. Uno degli insegnamenti dell’Islam dice che uccidere una persona innocente equivale ad uccidere tutti i popoli del mondo. Io condanno senza alcuna riserva chi usa l’Islam per giustificare guerra e violenza. È un abuso».