In occasione dei cinque anni dall’elezione al soglio pontificio di Francesco, il papa “venuto dalla fine del mondo” Rai Cultura presenta domenica 11 marzo, alle 19,30, su Rai Storia “ Francesco e il cammino della Misericordia “ di Antonia Pillosio . Il documentario , che si avvale del prezioso materiale delle Teche Rai , vede spunti biografici suggeriti dallo storico Alberto Melloni , dal direttore de La Civilta’ Cattolica padre Antonio Spadaro e dal vaticanista Andrea Tornielli .
Nella puntata ripercorreremo alcuni dei suoi viaggi : “ L’aspetto piu’ importante , che esce dalla testimonianza di Francesco e’ questa capacita’ di mostrare il volto della Misericordia di Dio –cioe’ il volto di un Dio che e’ vicino , che abbraccia prima di giudicare .A me di questi suoi primi cinque anni di pontificato , la cosa che ha colpito di piu- racconta Andrea Tornielli - ’ e’ stata la decisione di aprire il Giubileo della Misericordia , andando a Bangui , nella Repubblica Centrafricana , cioe’ in un paese dimenticato da tutti , tra i piu’ poveri del mondo. Francesco ha aperto li’ una Porta Santa , una settimana prima di fare lo stesso gesto a Roma e ha detto “ Oggi Bangui e’ la capitale spirituale del mondo !”
Francesco ha insegnato e indicato vie importanti per tutti , credenti e non credenti. “ Il Papa ama i processi , non ama le cose statiche – afferma Padre Antonio Spadaro - sa che la volonta’ di Dio si dispiega nella Storia , nel cammino della gente. Il suo e’ un pontificato di semina piu’ che di raccolta, va giudicato non tanto per i frutti, quanto per i semi , che vengono gettati e che daranno frutto in seguito.”
La sua e’ una Chiesa in cammino , il pontefice non impone la sua visione e il suo modo di agire. Con lui scopriamo un Dio misericordioso, nonviolento, accogliente, pacifico e salvatore , come Papa Francesco lo svela ed annuncia. “Francesco e’ un cristiano –sottolinea Alberto Melloni - che non ha il problema di rappresentare se stesso come il custode di qualche cosa , ma semplicemente come la voce di un messaggio evangelico che , attraverso la sua predicazione , ha ridato a questo annuncio una dignita’ dimenticata.”