Dopo 22 anni di guerra civile, un milione e mezzo di somali sono ancora sfollati. Molti vivono in campi temporanei, senza acqua né cure mediche. Il documentario racconta la storia di Habiba, un’infermiera che lavora per Cesvi in Somalia, nella Regione di Mudug. Una storia personale, che è anche la storia di un intero popolo in trasformazione. Cesvi opera nel Centro di Salute di Wargalo grazie al supporto della Commissione Europea (ECHO - Ufficio Aiuti Umanitari). I bisogni principali della popolazione sono acqua, cibo, farmaci, cure mediche di base. Oltre a tutto questo, l’organizzazione fornisce un servizio di emergenza e un’ambulanza, raggiungendo con i suoi operatori sanitari anche i villaggi più remoti. Un intervento importante, concreto, che ridà speranza a un popolo messo in ginocchio dalla guerra e dalla povertà.