Dal castello mediceo di Melegnano che aprirà sale mai viste, ai Silos del porto di Catania, archeologia industriale riportata alla vita dalla Street Art. Dal Palazzo della Consulta di Roma, sede della Corte Costituzionale dal 1955, solitamente chiuso, a Villa Dosi Delfini e Palazzo Negri Dosi di Pontremoli, nella Lunigiana, dimora costruita a metà Seicento e considerata dagli artisti dell’epoca la più bella tra le case dei signori locali per la sua magnificenza. Tornano sabato 23 e domenica 24 marzo le Giornate di Primavera del Fai con oltre 1.100 siti aperti al pubblico in 430 località d'Italia, millecento meraviglie da visitare quest'anno pensando alle nostre e alle altrui radici, spiega appassionato il vicepresidente Fai Marco Magnifico, perché il filo conduttore immaginato per la ventisettesima edizione è proprio questo, «la bellezza come ponte tra le diverse culture».
Sarà così che a Torino (dove tra l'altro si potrà tornare indietro nel tempo con «la passeggiata del re», inedito tour dei palazzi della monarchia sabauda fatto senza mai uscire in strada) a guidare i visitatori tra le strepitose lacche del Gabinetto Cinese di Palazzo Reale sarà un cinese, mentre a Villa Panza di Varese, tra gli infiniti tesori di arte contemporanea, la storia delle maschere tribali sarà spiegata da un sudanese e da un guineano. A Roma un'indiana e un africano faranno da ciceroni tra gli affreschi di Palazzo Firenze e a Ravenna per la visita alla chiesa ortodossa del Santo Spirito si potrà contare sulla guida di due signore, una ucraina l'altra romena. «La nostra patria è un amalgama di metalli preziosi, ora indigeni, ora forestieri, persino esotici, che hanno dato vita al più significativo e bel crogiuolo del nostro pianeta», ricordava qualche giorno fa il presidente Fai Andrea Carandini. Come al solito, per tanti di questi luoghi da scoprire con i 40 mila ciceroni volontari schierati sarà una «prima volta». Il catalogo completo dei beni visitabili durante le Giornate Fai di Primavera è disponibile su www.giornatefai.it. E attenzione, perché che in qualche caso è richiesta la prenotazione, le Giornate Fai d'altra parte sono sempre più gettonate e i visitatori attesi quest'anno sono oltre un milione.