La notte è tornata a illuminarsi di fuoco sopra i cieli di Kiev. La Russia ha lanciato un nuovo massiccio attacco aereo contro il territorio ucraino, colpendo la capitale e numerose altre città. Le sirene hanno cominciato a suonare intorno all’una e dieci del mattino, seguite da una serie di esplosioni che hanno squarciato il silenzio della notte. Le unità di difesa aerea ucraine sono entrate in azione per intercettare missili e droni in arrivo, ma non tutte le minacce sono state fermate. Secondo quanto riferito dal sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, diversi ordigni hanno centrato obiettivi civili, provocando danni e vittime. Almeno sei persone sono morte nella regione di Kiev, tra cui due bambini.
La tragedia più grave si è consumata a Kharkiv, dove un drone russo ha colpito un edificio scolastico. «Un asilo è stato distrutto», ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, che ha postato anche le immagini. Il bilancio è drammatico: un bambino morto e sette feriti, tutti giovanissimi. «Mosca è sempre più sfacciata nei suoi attacchi contro i civili», ha commentato Zelensky, sottolineando come l’esercito russo abbia ormai preso di mira anche le infrastrutture non militari. Le immagini diffuse dalle autorità locali mostrano le aule devastate, i giochi dei bambini coperti di polvere e vetri rotti.
Ancora bombe sull’Ucraina: un drone russo colpisce un asilo a Kharkiv, ucciso un bambino








