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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Si scava a mani nude tra le macerie, in una disperata lotta contro il tempo, in cerca di superstiti del sisma che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa del 3.9 domenica mattina mentre migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. Disperato il sindaco di Ighil, 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakech. Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori dalla città sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l'estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote. Ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: «Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata»
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Le immagini del terremoto che ha devastato il Marocco

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