VideoQui è altrove: quando il teatro può fare i "Buchi nella realtà " del carcere
Dal 22 novembre circola nelle sale italiane un film-documentario unico nel suo genere che non parla di carcere, ma di "teatro in carcere che si fa linfa vitale". La promessa del regista Gianfranco Pannone davanti ai tanti scenari dove regna la disperazione e alla piaga dei suicidi nelle strutture: "Un altro carcere è possibile". A Volterra, infatti, sotto la guida di Armando Punzo è nata la Compagnia della Fortezza che ogni anno, nell’istituto di detenzione collocato all’interno della Fortezza Medicea, allestisce il suo spettacolo. Insieme ad altre compagnie teatrali che operano in vari istituti di pena italiani, la Compagnia della Fortezza anima il Progetto Per Aspera ad Astra, promosso da Acri e sostenuto da 12 Fondazioni di origine bancaria, che vede allievi giovani e meno giovani conoscere da dentro il lavoro di Punzo e delle altre compagnie, confrontandosi su un altro teatro possibile. Il film arriva al cinema dopo la prima mondiale alla 65a edizione del Festival dei Popoli e il passaggio al Medfilm Festival e al Parma Film Festival – invenzioni dal vero.
Qui è altrove: Buchi nella realtà segue, fino al debutto, nel carcere di Volterra, le prove di Armando Punzo con i suoi attori nell’ambito del progetto teatrale ATLANTIS cap. 1 – La permanenza. Qui, con altri registi provenienti da diverse esperienze di teatro-carcere, la Compagnia della Fortezza organizza la masterclass, riunendo tutte queste realtà nel segno di un’utopia possibile.
"Qui è altrove - dice Gianfranco Pannone - non è un film sul carcere, ma sul teatro in carcere che si fa linfa vitale. Tuttavia, non si può essere insensibili alla condizione dei nostri istituti di detenzione, che quest'anno hanno registrato al loro interno una sessantina di suicidi, oltre che un po' ovunque diverse sollevazioni per le condizioni assai difficili all'interno delle celle, per i detenuti come per le guardie carcerarie.