

Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.


Se il buongiorno si vede dal mattino, e una Ferrari dev'essere anche bella, allora forse nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare ci siamo: a prima vista la caratteristica più forte della nuova Ferrari, la SF15-T, è il cambiamento del muso che non punta più verso il basso e non è forato. La forma è più affusolata, supera in lunghezza l'alettone anteriore. Per la precedente F14T si era parlato di una "proboscide", ora il muso ricorda più una "lingua". Nel complesso il design esprime aggressività e regala anche (ma è solo una sensazione, occorre attendere i circuiti di gara) una forte idea di affidabilità. Quanto alla livrea la macchina è simile a quella del 2014, dove si vede il gran lavoro svolto dal neo direttore della gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene (un nome, una garanzia), quando era ancora alla Philip Morris, per cui il logo centrale della Scuderia con il Cavallino continua a ricordare (in modo neppure tanto subliminale) il brand della Marlboro, che non può più essere presente in quanto sono cambiate le regole e sono stati banditi dalla Formula 1 gli sponsor miliardari delle sigarette.
Formula 1, tutti i numeri (e i volti) della nuova Ferrari
1) Telaio: in materiale composito a nido d'ape con fibra di carbonio
2) Cambio: longitudinale Ferrari
3) Differenziale: autobloccante a controllo idraulico
4) Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
5) Numero di marce: 8 +retromarcia
6) Freni: a disco autoventilanti in carbonio Brembo (ant. e post.) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori
7) Sospensioni: indipendenti a tirante e barra di torsione anteriore/posteriore
8) Peso con acqua, olio e pilota: 702 kg
9) Cilindrata: 1600 cc
10) Giri massimi: 15.000
11) Sovralimentazione: Turbo singolo
12) Portata benzina: 100 kg/hr max
13) Quantità benzina: 100 kg
14) Configurazione del motore: V6 90
15) Numero dei cilindri: 6
16) Alesaggio: 80 mm
17) Corsa: 53 mm
18) Valvole: 4 per cilindro
19) Iniezione: 500 bar diretta
20) Velocità massima: non comunicata
