logo
  • Attualità
    • Italia
    • Cronaca
    • Politica
    • Mondo
    • Economia
    • Legalità e giustizia
    • Sport
    • Interviste
  • Papa
    • Papa
  • Chiesa
    • Chiesa
  • Fede e spiritualità
    • Santi
    • Devozione e fede
    • Parola del giorno
    • Santo del giorno
  • Società e valori
    • Ambiente e Creato
    • Volontariato
    • Diritti
    • Aziende di valore
    • Caso della settimana
    • Migranti
    • Diversità e inclusione
    • Costume
  • Cultura e spettacoli
    • Cinema, Tv e streaming
    • Libri
    • Musica
    • Arte
  • Famiglia e educazione
    • Genitori e figli
    • Nonni
    • Coppia
    • Scuola e giovani
    • Adolescenza
    • Bioetica
  • Riflessioni
  • Foto
  • Video
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Registrati
Social
  • Riflessioni
  • Foto
  • Video
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Registrati
  • Riflessioni
  • Foto
  • Video
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Registrati
logo
  • Attualità
  • Papa
  • Chiesa
  • Fede e spiritualità
  • Famiglia e educazione
  • Società e valori
  • Cultura e spettacoli
  • Attualità
    • Italia
    • Cronaca
    • Politica
    • Mondo
    • Economia
    • Legalità e giustizia
    • Sport
    • Interviste
  • Fede e spiritualità
    • Santi
    • Devozione e fede
    • Parola del giorno
    • Santo del giorno
  • Cultura e spettacoli
    • Cinema, Tv e streaming
    • Libri
    • Musica
    • Arte
  • Papa
    • Papa
  • Chiesa
    • Chiesa
  • Società e valori
    • Ambiente e Creato
    • Volontariato
    • Diritti
    • Aziende di valore
    • Caso della settimana
    • Migranti
    • Diversità e inclusione
    • Costume
  • Famiglia e educazione
    • Genitori e figli
    • Nonni
    • Coppia
    • Scuola e giovani
    • Adolescenza
    • Bioetica
Social
  • Riflessioni
  • Foto
  • Video
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Registrati
Home page>Foto e video>Foto>Le immagini della "Città...

Media gallery

gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
gallery image
gallery image

Nel quartiere di Belem il primo bagno di folla di questa Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con la “Cidade da alegria” che ha aperto i battenti martedì mattina alle 9 ed è stato subito invasa dalle folle di giovani (gli spagnoli sono la maggioranza, e si vede) che sono arrivati per confessarsi e partecipare alla Fiera vocazionale con gli stand delle varie conferenze episcopali e delle Congregazioni religiose a illustrare le loro proposte formative. Da Sant’Egidio alla Famiglia Paolina con il progetto “Connect your life” fino ad alcune iniziative come “DeoQuest”, un network mondiale nato da un intraprendente parroco di Rotterdam, padre Michel Remery, che ha messo in rete (creando poi un’app e un libro) le domande dei giovani sulla fede, la Chiesa e Dio. A fare da contraltare ai cori da stadio, ai canti e balli c’è il silenzio della cappella all’aperto con i ragazzi in ginocchio in adorazione del Santissimo Sacramento. L’altra oasi di silenzio è il “Parco della Riconciliazione” dove ci si può confessare in tutte le lingue nei confessionali di legno dopo aver scansionando il Qr-code con la preghiera preparatoria
Le immagini della "Città della gioia" tra confessioni, fiera vocazionale e preghiera

logo
  • I siti San Paolo
    • Gruppo editoriale San Paolo
    • BenEssere
    • TELENOVA
    • Gazzetta d'Alba
    • Il Giornalino
    • Edicola San Paolo
    • EDIZIONI SAN PAOLO
    • Credere
    • Jesus
    • GBaby
    • G-web
    • I Love English Junior
    • Vita pastorale
    • Il Cooperatore Paolino
    • Maria con te 
    • La Domenica
    • Vita pastorale
    • SETTIMANA DELLA COMUNICAZIONE
    • FESTIVAL BIBLICO
  • Note legali
    • Privacy Policy
    • Informativa Whistleblowing
  • Social