Anche in tempi di Covid-19 i melicoltori devono necessariamente andare al lavoro. Il nemico che devono contrastare si chiama gelo, insidioso e pericoloso per i frutteti, perché può compromettere i raccolti. La lotta si combatte non solo di giorno, ma anche nelle ore notturne: la priorità è salvare i delicati fiori dalle gelate primaverili. Gelo contro il gelo… A prima vista sembra un paradosso. Quando di notte i contadini accendono l’irrigazione a pioggia nei meleti e l’acqua si congela, sotto allo strato di ghiaccio viene rilasciata energia che viene a sua volta trasmessa ai fiori sotto forma di calore. È con questa tecnica che si combattono i danni derivanti dal gelo, con l’auspicio di un buon raccolto. Per i contadini la primavera è il momento della verità e si gioca tutto sulla protezione dei boccioli e dei fiori perché le gelate notturne primaverili sono particolarmente insidiose. Ogni fiore congelato significa una mela in meno. Così, di notte i delicati fiori dei melo sono messi al sicuro nel loro scrigno di ghiaccio e di giorno scintillano al sole. Uno scenario magico, che vi mostriamo.