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Parigi 2024 in 100 scatti da ricordare

11/08/2024La nostra selezione: le medaglie azzurre, ma non solo. Quello che di Parigi 2024 ci resterà, attraverso le immagini ci sembra rappresentino quanto abbiamo vissuto, nel bene e nel male, in 17 giorni di Giochi olimpici, in ordine non necessariamente cronologico (Foto Reuters e Ansa)

a cura di

Elisa Chiari

Doveva essere la grande scommessa, il simbolo del successo dei Giochi di Parigi aperti dalla cerimonia dell'olimpica del secolo, a un secolo dall'ultima nella Ville des Lumières (la prima era stata nel 1900), rischia di diventare un gorgo nero, in cui affondare 1 miliardo e 400 milioni di euro, quanto è servito a mantenere la promessa di renderla balneabile, che all'Olimpiade si è "verificata" a corrente alternata e sospetta: quelli d'allenamento no, quelli di gara sì.
Gimbo Tamberi sventola il Tricolore, piove sulle sulle sue mani ignude, la fede nuziale scivola forse per colpa della magrezza. Solo la prima di un bel cumulo di disavventure che non fermano il capitano della spedizione azzurra dell'atletica.
Il presidente della Repubblica Sergio Matterella, tra i più resilienti nella tribuna delle autorità, aspetta l'Italia sotto la pioggia, al riparo di un impermeabilino di fortuna. Si sa che ama lo sport e si vede, gli azzurri lo adorano. Ma il mondo fa notare agli organizzatori che una Cerimonia olimpica da che mondo è mondo richiede una copertura per la tribuna autorità a meno che non si sia nel deserto.
Le gocce sporcano le telecamere e le riprese della cerimonia... L'Olimpiade nasce bagnata, non troppo fortunata e un tantino disorganizzata.
Il punto più controverso e criticato della Cerimonia d'apertura, immagine fugace ma notata: gli autori dicono riferimento "subliminale" all'Ultima cena, che si poteva evitare. Intervengono i Vescovi francesi, solo dopo arrivano le scuse.
Il momento più emozionante della Cerimonia d'Apertura, questo non contestato da nessuno anzi, è la performance di Céline Dion che la malattia aveva tenuto per anni lontano dal pubblico.
Charles Coste consegna la fiamma agli ultimi tedofori Marie José Perec e Teddy Riner: a 100 anni l'ex corridore su pista è il più anziano campione olimpico vivente
Il braciere olimpico o tripode che nell'accendersi apre i Giochi a Parigi 2024 è una mongolfiera in omaggio agli inventori del pallone aerostatico.
La fiamma olimpica portata dal tripode-mongolfiera fa capolino dietro la piramide del Louvre, le icone di Parigi si saldano a Parigi 2024
Filippo Ganna, 28 anni, porta all'Italia la prima medaglia dei Giochi di Parigi 2024, un argento nella crono su strada, che sotto la pioggia che non ama sa di rimpianto per una sbandata in curva che ha evitato la caduta ma compromesso la corsa all'oro fin lì possibile.
Luigi Samele celebra con un gesto plastico il bronzo nella sciabola individuale. Una gara cui ha assistito da Parigi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha salutato alla fine.
Il quartetto della 4x100 stile libero, composto da Miressi, Ceccon, Conte Bonin e Frigo, ripete il bronzo di Tokyo 2020, mettendosi dietro tutto il mondo tranne gli squali di Usa e Australia. E in acqua è solo l'inizio.
Federico Nilo Maldini fa centro con l'argento nella pistola ad aria compressa da 10 metri, perpetuando la tradizione del tiro Italiano, dietro di lui il bronzo di Paolo Monna, davanti al loro solo il cinese Yu Xie che prende l'oro che ad Atlanta era stato del loro allenatore Roberto Di donna.
Nilo Maldini-Monna, selfie sul podio, si può fare, lo fanno tutti, ma solo con il telefono dell'organizzazione.
Nicolò Martinenghi nei 100 rana, con i capelli platino ossigenati per l'occasione è il primo ragazzo d'oro della spedizione azzurra.
Thomas Ceccon, visto dall'alto mentre si slancia dal bordo per dare avvio ai suoi 100 dorso da oro olimpico, specialità di cui detiene il record del mondo.
Questa intervista televisiva di Benedetta Pilato, 19 anni, che piange e ride del suo 4° posto per un solo centesimo nei 100 rana, casus belli di tante polemiche per un commento ingeneroso, diventa simbolo della valanga di medaglie di legno raccolte dall'Italia, che dicono da un lato del rimpianto dall'altro della salute di un movimento sportivo nell'insieme.
Il Grand Palais, luogo iconico della capitale francese costruito per l'Expo del 1900, ospita le gare di scherma in uno scenario di grande suggestioni.
La finale di spada femminile è un duello all'ultima stoccata non per modo di dire: si finisce al minuto supplementare, contro la Francia con il tifo tutto tutto a favore. Ma è l'Italia ad avere la freddezza di portare a segno la stoccata decisiva.
L'esplosione delle spadiste (RIzzi, Fiamingo, Santuccio, Navarria) fanno esplodere la gioia per il successo, storico perché mai avvenuto prima al femminile a squadre, contro le spadiste francesi
Stefano Cerioni fumantino Ct del fioretto indica platealmente Filippo Macchi come il campione olimpico del fioretto individuale: la sua gara è finita all'argento alla stoccata decisiva. Il modo è controverso: l'ultima stoccata è ripetuta tre volte perché gli arbitri sono incerti, all'ultimo tentativo decidono ma l'interpretazione è controversa e fa discutere. La reazione di Macchi però è una lezione di vita come raccontiamo in un articolo allegato.
Il bronzo di Gregorio Paltrinieri arriva in contemporanea con l'oro delle spadiste in cui milita la sua fidanzata Rossella Fiamingo, quando si dice essere una cosa sola
Quattro perché sulla barca sono in quattro (Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi), di coppia perché si voga con una coppia di remi. In realtà sulla barca dell'argento erano in cinque: avevano promesso la medaglia a Pippo Mondelli, il loro compagno scomparso per malattia nel 2021.
Alice Bellandi guarda in lacrime la sua medaglia d'oro nel Judo categoria -78 e cerca di convincersi che sia vera. Non si tratta di saggiarla con i denti come nella foto di rito e neanche di calcolarne il valore, ma solo di convincersi che non è un sogno. Quanto vale? Evidentemente tutte le lacrime del mondo.
Giovanni De Gennaro, in una cavalcata tra le rapide, in cui bisogna schivare i pali delle porte, bissa nel K1 il successo di Londra di Daniele Molmenti, oggi suo tecnico: l'allievo raggiunge il maestro.
Il Triathlon, nuoto-bici-corsa, sarebbe già quasi uno sport estremo senza sfidare le acque torbide e la corrente del fiume parigino. Così, con gli allenamenti quasi sempre annullati per inquinamento, è quasi un percorso vita.
Marta Maggetti, 28 anni, sarda, sorriso timido e faccia pulita, letteralmente vola sull'idroala che sospende sull'acqua la tavola del suo windsurf e riconquista un oro nella tavola a vela, 24 anni dopo Alessandra Sensini, con una geniale strategia di ragata nel finale. E lo dedica alla memoria di Gigi Riva
Lo scatto rende l'attimo in cui Jasmine Paolini vede fermarsi in rete la palla dell'avversaria e comprende di aver vinto l'oro olimpico del doppio in coppia con Sara Errani: Paolini salta, la racchetta vola e dal suo metro e sessantatré tocca il cielo con un dito.
Piange e trema Novak Djokovic, come non aveva mai fatto. Dopo una finale in cui ha dominato Alcaraz, 15 anni meno di lui e sulla carta oggi più forte. E dire che c'era chi diceva che per i professionisti l'oro olimpico non contasse nulla.
VIsto da vicino.
C'è la storia del tennis su questo podio: Nole Djokovic, il più vincente di tutti i tempi. Carlos Alcaraz, un uomo del futuro. Lorenzo Musetti, il primo italiano lì, dopo Uberto de Mopurgo, nel 1924 a Parigi, quando sul Tricolore italiano c'era ancora lo stemma di Casa Savoia..
Guardate quel tricolore che sale, indica la posizione della ginnastica artistica femminile, oggi: Elisa Iorio, Alice D'Amato, Giorgia Villa, Manila Esposito e Angela Andreoli arrivano dove l'Italia a squadre non era mai arrivata.
Teddy Riner, il colosso francese, categoria +100, ultimo tedoforo a Parigi, vince il terzo titolo olimpico nei pesi massimi del judo facendo letteralmente volare, con un hippon, il coreano Kim Minjong
Stefano Oppo e Gabriel Soares esultano per l'argento nel doppio pesi leggeri del canottaggio: una gara destinata a passare alla storia perché è l'ultima volta di questo armo nel programma olimpico.
L'esultanza di Diana Bacosi e Gabriele Rossetti oro nello skeet misto (tiro a volo) costringerà il loro Dt Benelli a ripetere l'aeroplanino di quando quando vinse l'oro ad Atene 2004.
Alice D'Amato, oro (storicissimo) alla trave, l'attrezzo più rischioso, il più temuto. Cadono in tante, lei no e questa immagine rende l'idea di quanto difficile sia ricascare lì su e restare salde.
Simone BiIles, 23 anni, leggenda della ginnastica artistica mondiale fa notizia quando cade, perché di solito non succede. Il suo errore, insieme alla performance precisa di Alice D'Amato, rende possibile, quel che alla vigilia si credeva impossibile: l'oro olimpico di un'italiana alla trave, il più rischioso degli attrezzi femminili, con dietro tutte le migliori. Ma l'artistica è così: primo non sbagliare.
L'esatto momento in cui Alice D'Amato scopre che la sua medaglia è d'oro
I complimenti di Manila Esposito, 17 anni la più giovane della spedizione italiana, che ha vinto il bronzo nella stessa gara. Ci sono state contestazioni, ma non sfiorano le azzurre: a far discutere è l'argento della cinese Zhou(con caduta) ai danni di Rebeca Andrade, brasiliana, rimasta in piedi e solo quarta.
L'omaggio pubblico delle statunitensi Simone Biles, medaglia d'argento, e Jordan Chiles, medaglia di bronzo, alla brasiliana Rebecca Andrade, ora, nel corpo libero passerà alla storia tra le icone di Parigi 2024, non solo perché Biles è il simbolo della ginnastica mondiale, ma per il significato: l'onore reso al primo podio tutto afro della ginnastica olimpica. Biles sui social aveva scritto: sono orgogliosa del mio "lavoro nero", riferimento polemico a un'uscita razzista di Trump.
Imane Kheli e Angela Carini sul ring della categoria 66 kg femminile. Il loro incontro scatena il caso dei Giochi. I livelli naturalmente elevati di testoterone di Imane, poi campionessa olimpica, diventano un caso politico perché ie regole di Federazione internazionale Boxe non ammettono il suo caso alle gare femminili e il Cio sì. Far esplodere la questione ai Giochi è stato certo indelicato, servirebbero per la serenità di tutti regole condivise, affidate a un dibattito scientifico pacato.
Katy Ledecky nella finale dei 1.500 metri nuota in un'altra dimensione: no, non è come sembra, non sta andando nella direzione opposta alle altre, come potrebbe sembrare da questa foto, è semplicemente troppo più avanti di loro.
Armand Duplantis, Svezia, ricade dal suo personalissimo cielo, dopo essere volato a 6 metri e 25, oro e record del mondo. Gli amici e il mondo lo chiamano "Mondo" e chissà nella sua lingua cosa vuol dire
L'americano Sam Kendricks, secondo classificato alla gara di salto con l'asta, aiuta il campione olimpico Armand Duplantis a piegare la bandiera svedese come fanno i bambini con le lenzuola della mamma: del resto è il minimo, davanti a uno che fa il record del mondo a 6 metri e 25, mentre tu ti fermi a 5.55.
La storia del salto con l'asta applaude la storia del salto con l'asta: a premiare Duplantis, sul podio di Parigi, niente meno che Sergey Bubka l'uomo che ha dominato l'asta per oltre un decennio tra gli anni Ottanta e Novanta, collezionando primati del mondo, il primo da 6 metri. Premia l'uomo che a Parigi ha vinto col record mondiale di 6.25. Non è il primo e non sarà l'ultimo. Bubka, che ci capisce, non si limita a premiare: applaude.
Qualcuno alla vigilia alle fiorettiste avrebbe detto: solo argento? Ma vale il motto di Giorgio Cagnotto: qualunque mestiere tu faccia prova a metterti dietro il resto del mondo e davanti uno solo, poi se ne riparla.
Il fioretto maschile s'era sognato d'oro, ma per come si sono messe le cose l'argento va benissimo.
Alessandro Michieletto, che difende una palla improbabile per un attaccante alto 2.11, rende il succo di un quarto di finale tirata fuori dal baratro sul match point che darebbe il 3-0 al Giappone e poi vinta al Tie break.
Il cinque di Gregorio Paltrinieri, come cinque sono le sue medaglie d'oro: l'ultima, questo argento, vale tantissimo perché per averla ha dovuto nuotare sotto il tempo del suo record del mondo nei 1.500 stile libero. E' lui l'unico nuotatore italiano a vincere medaglie in tre edizioni diverse dei Giochi.
A sinistra l'argento sorridente di Silvana Stanco nel Trap (tiro a volo) arrivata a Parigi in cerca dell'unico podio che ancora mancava nel suo ricco palmarès. Bersaglio centrato.
Per chi suona la campana: Noah Lyles, Stati Uniti, obbedisce al rito celtico riservato alle medaglie d'oro dell'atletica, suonare la campana dello stadio: ha corso in 9.80, poco dopo si scoprirà che aveva già il covid addosso.
Sbuffo di sabbia, e un volo da 8.34. Lui è Mattia Furlani, bronzo nel salto in lungo, a 19 anni, ha già il record mondiale Junior, e sono in molti a pronosticargli grandi balzi nel futuro.
Durante la qualificazione dell'alto maschile Gimbo Tamberi è una sagoma scura come le ombre che si addensano sulla sua Olimpiade funestata da malanni fisici: una colica renale ha ritardato la partenza e complicato la qualificazione. E non è neppure finita qui.
Un tricolore sventola sulla corsa ad inseguimento a squadre e forse soffia un filo di vento a favore emotivo per gli azzurri Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan, che vincono il bronzo in rimonta sull'Olanda.
Suggestivissima inquadratura di Yaroslava Mahuchikh, 22 anni, campionessa olimpica di salto in alto che poche settimane fa aveva migliorato portandolo a 2.10 il record del mondo di salto in alto ferma ai 2.09 nel 1987 da Stefka Kostadinova. Il suo oro, come il suo immancabile trucco gialloblu, sono per la martoriata Ucraina cui vanno tutte le dediche delle sue vittorie.
Andre Giani, record di presenze nelle nazionali azzurre da giocatore, da Ct della Francia guarda una ricezione riuscita in semifinale.
La delusione di Yuri Romanò, consolato da Brizard, per la semifinale persa in due set dalla Francia. L'oro della pallavolo maschile per gli azzurri è stregato da Atlanta 1996.
In questa disperazione solitaria c'è tutta l'amarezza per una sconfitta resa profondamente ingiusta da un errore arbitrale (e di Var) impensabile a così alti livelli: il Settebello vicecampione del mondo e in piena corsa per l'oro esce ai quarti, contro l'Ungheria. Una sconfitta che fa male e che monterà in una protesta plateale.
Lorenzo Bruni della Nazionale italiana di pallanuoto chiude l'amaro torneo dell'Italia guardando al futuro, tenendo per mano un "miniBruni", equipaggiato da campione.
Kimia Yousofi, afghana, non aveva ambizioni a Parigi, è arrivata ultima nella batteria dei 100 metri femminili con un tempo di 13,42 secondi. Ma aveva una missione, che scoprirete nella prossima foto.
Mostrare al mondo questo cartello, a nome delle donne afghane: "Istruzione" e "i nostri diritti", quello che alle donne afghane i Talebani vogliono negare.
Il colore dei campi di gara è un omaggio alla lavanda della Provenza, a produrre il fondo della pista di atletica, come ormai, tradizione la ditta italiana Mondo con sede nelle Langhe.
Katie Ledecky, Ariarne Titmus e Paige Madden negli 800 stile libero vanno troppo forte, a Simona Quadarella non basta migliorarsi e superare il proprio record italiano. Per la seconda volta, dopo i 1.500, arriva quarta senza perdere i bei modi neppure nella delusione.
Quarta, no terza, no quarta. L'esultanza di Nadia Battocletti per una gara condotta benissimo nei 5.000 è un'altalena di emozioni: stava esultando per il quarto posto comunque un successo dietro l'Africa che corre, quando il risultato sembra cambiare per un a proposta di squalifica per una sgomitata tra le due in testa. Il suo bronzo sub judice dura il tempo di un ricorso, ma si rifarà, nei 10.000.
Sembra finta tanto è simmetrica, pulita, verrebbe da dire rilassata questa esultanza con dietro un'onda gigantesca. Siamo a Tahiti, sede delle gare di Surf olimpiche a 15.000 km da Parigi, è lì tra le palme il podio più suggestivo.
Sembra una lotta da capitano Hacab questa nuotata nella Senna in cui ci si graffia contro il muro per domare la corrente contro: a Ginevra Taddeucci, bronzo, riesce l'inseguimento alla medaglia di bronzo nel fondo sfuggita ad Acerenza e a Paltrinieri.
Per la valenza scenografica anche di questo podio con la torre Eiffel si è scelta ad ogni costo la Senna, ma ne valeva la pena quando il podio della Costa azzurra dove si è disputata la vela era altrettanto suggestivo?
Carlo Tacchini e Gabriele Casadei esultano per la medaglia d’argento nella specialità C2 500, una gara di velocità su 500 metri che si disputa su una canoa canadese a due posti, sulla quale si rema in ginocchio con un solo remo come nella voga alla veneta. Il podio, inatteso, nella specialità mancava all'Italia da Roma 1960.
Il suggestivo podio dei canottieri pesi leggeri che si riflette in acqua "raddoppia" l'effetto delle medaglie
Ruggero Tita e Caterina Banti rivincono l'oro nella vela olimpica multiscafo misto, nella categoria Nacra 17, è la seconda consecutiva dopo Tokyo 2020, la medal race è una prova di pazienza, la regata rinviata una volta per bonaccia, e poi portata a termine con una bava di vento farebbe farebbe venir voglia di soffiare nelle vele.
Tita e Banti sul podio sulla spiaggia, approdo difficile con poco vento ma dorato quanto mai per Tita e Banti.
Il francese Tomas cade durante il ciclismo su pista inseguimento, fiato sospeso e velodromo ammutolito: ma si rialzerà per vincere l'oro.
Le azzurre della pallavolo esultano per il superamento del quarto di finale contro la Serbia: il risultato è già storico perché non si era mai andati oltre in campo femminile. Ma le ambizioni sono altre, anche se non si dice, perché il mantra del Ct è: un punto alla volta.
Steve Curry Vs Bogdan Bogdanovic, la semifinale Serbia-Stati Uniti è la vera finale morale del torneo olimpico della pallacanestro: la più classica delle sfide, il massimo della pallacanestro professionistica americana, contro il massimo della pallacanestro europea, erede della tradizione jugoslava: come da tradizione Nba il dream team gioca quasi in surplus per tre tempi e poi spinge sull'acceleratore nell'ultimo quarto: ma gli altri intanto spendono energie per stare davanti e poi pagano.
Antonino Pizzolato, nel sollevamento pesi categoria 89 kg bissa il bronzo di Tokyo, da 92 anni non capitava di ripetersi nella specialità. Pizzolato è anche il primo farlo in due categorie di peso differenti. A Tokyo era nella categoria 81 kg.
Andy Diaz, originario di Cuba dal marciapiede davanti all'ufficio immigrazione, al bronzo olimpico nel triplo, con l'Italia appena in tempo. Ma la cosa più bella di questa storia è che a toglierlo dalla strada, quando ha saputo di un atleta cubano che cercava un permesso di soggiorno è stato Fabrizio Donato, suo predecessore nel triplo, e ora allenatore che lo ha ospitato a casa sua.
Nadia Battocletti esulta come Alberto Cova (che vinceva le stesse distanze negli anni Ottante che lei, a 24 anni, non può ricordare) per l'argento del tutto inatteso nei 10.000 metri dopo il bronzo sfiorato nei 5.000. Sulle due distanze è campionessa europea, ma ai Giochi è un'altra cosa. Da 10 e lode il coraggio di giocarsela senza soggezioni.
A vent'anni Sofia Raffaeli è la prima ginnasta italia della ritmica individuale ad agguantare una medaglia olimpica, un bronzo che vale tanto ma ha un fondo amaro perché Sofia, con alle spalle successi mondiali, ha già tutte le carte per ambire all'oro nel concorso generale e che solo una palla e un nastro traditori le hanno impedito, dopo la qualificazione con il primo posto.
L'esultanza di Simone Alessio, bronzo nel Taekwondo categoria 80 kg, arte marziale che in cui si porta l'attacco con i piedi che richiede un prodigio di agilità. Il corpetto rosso caratteristico della divisa serve a parare i calci.
La cosiddetta "Americana" femminile del ciclismo su pista ha il volto pulito di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, la coppia assemblata in corsa a causa dei problemi fisici di Elisa Balsamo, ha trovato un affiatamento da medaglia d'oro.
Le azzurre della ritmica, dopo anni di tensioni legate al Centro federale finito sotto accusa per i metodi di allenamento dopo gli esposti di alcune atlete ora non parte della squadra, torna a cimentarsi ai Giochi.
Al termine della gara il risultato è un bronzo che dà grande soddisfazione, con qualche sassolino tolto dalle scarpe, polemiche però stemperate da una sorpresa romantica (nella prossima foto).
Il fidanzato di Alessia Maurelli si presenta a bordo pedana al termine della gara, le porge l'anello e le chiede di sposarlo.
Il lottatore cubano Mijain Lopez Nunez lascia sul campo di gara della lotta greco -romana le scarpe: il gesto segna la fine della sua lunghissima carriera unica: nessuno mai era riuscito a conquistare cinque ori in cinque edizioni consecutive nella stessa specialità individuale, ai giochi olimpici
Ci sono Domenico Acerenza e Greg Paltrinieri. FIdatevi.
Simone Consonni ed Elia Viviani nell'americana su pista, si prendono per mano, arrivano all'argento, nonostante una caduta di Consonni. La famiglia Consonni merita un posto a sé nel medagliere generale.
Giorgio Malan, (sì ha uno zio senatore), 24 anni, nella irripetibile cornice del parco di Versailles, vince un bronzo nel pentathlon moderno, disciplina di cui dagli ultimi successi (Masala 1984 e Massullo 1988), abbiamo perso la nozione. Per aiutare la memoria corsa, nuoto, scherma, tiro a segno, equitazione.
Gian Marco Tamberi, dopo una giornata di ospedali, scende in pedana per la bandiera ma finisce in lacrime: è mancato un soffio che ci pensasse il piemontese Stefano Sottile a tingere d'azzurro il salto in alto, ma la gara ha un tasso tecnico altissimo, e il personale non gli basta per il bronzo che sfuma lo stesso. L'abbraccio dell'acciaccato capitano è il minimo.
Kevin Durant e Steve Curry, le leggende della pallacanestro Nba portano un oro mai così voluto agli Stati Uniti contro la Francia.
Andrea Giani, da Ct della Francia, guarda la sua medaglia d'oro: fu lui a sbagliare la palla che diede al quinto set sul 15-16, la palla che diede la vittoria all'Olanda ad Atlanta 1996, spegnendo il sogno della Nazionale italiana di pallavolo più forte di tutti i tempi. A Parigi ha chiuso il suo cerchio e non è l'unico.
Dal Bronx alle Olimpiadi, a Parigi per la prima volta la Breakdance, sport olimpico breaking, entra a far parte del programma dei Giochi. Alcuni storcono il naso, come in tanti sport di giuria difficile per il pubblico capire le valutazioni, ma è nel destino deil'Olimpiade, adattarsi ai tempi per attirare giovani.
È qui la festa? Le azzurre della pallavolo celebrano ancora sul campo la medaglia d'oro con cui hanno concluso i Giochi. Un risultato di valore enorme in sé, inestimabile per le sue implicazioni e i suoi ricorsi storici.
L'oro mai visto, conquistato con straordinaria autorevolezza: Italia-Stati Uniti, 3-0, senza un tremito.
Si scioglie anche lo staff tecnico che fin lì aveva mantenuto l'aplomb per necessità professionale. Lollo Bernardi, il terzo della panchina dopo Velasco e Barbolini, nato l'11 agosto, 1968, non poteva desiderare miglior regalo di compleanno.
Julio Velasco, l'esultanza. L'oro olimpico infranto per una palla ad Atlanta 1996, con i Fenomeni, finalmente è a casa: al collo del maestro filosofo più vincente della storia della pallavolo mondiale.
Senza parole
Paola Egonu, 25 anni, Italia, miglior giocatrice del torneo olimpico di Parigi 2024.
Quaranta medaglie come Tokyo, ma con 12 ori, invece di dieci: eccoli!
Adieu Paris