La Juventus, lo sci, il Grande Torino, la Fiat, le telefonate all'alba, il senso dell'umorismo. I ricordi di Gianni Agnelli di un giornalista che lo conosceva bene.
Tutto sembrava più semplice per i cronisti quando c’era modo di ragionare senza che intervenissero le notti brave, i processi, i trilocali a Montecarlo, le Padanie federaliste.