A due passi da Torino, è stato appena inaugurata una struttura con 21 posti letto, dedicata alle cure palliative e alla terapia del dolore

Il 30 aprile il Segretario di Stato s'è recato nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, a 180 anni dalla morte del fondatore, san Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842).  Lì ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica. Ricordando la scelta di servire gli ultimi (dai disabili di cui nessuno si occupa ai migranti) e lo stile, che richiama e attualizza «lo sguardo di Dio sull'uomo»

Conta 21 posti letto per pazienti, per lo più in fase terminale, che hanno bisogno di cure palliative o della terapia del dolore.

Verrà aperta domenica 20 dicembre nella chiesa della Piccola Casa della divina Provvidenza, meglio nota come il Cottolengo, dal nome del suo fondatore. «Con questo ulteriore segno» ha spiegato l'arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, «vogliamo sottolineare che per un cristiano la vera porta d'accesso alla salvezza è quella dei poveri».