Società e valoriLa libertà di stampa in Messico viene quotidianamente violentata: ogni 26 ore un giornalista è aggredito e nell’ultimo decennio gli omicidi sono stati 90, quasi tutti rimasti impuniti. Gli ultimi il 5 agosto – Ismael Lòpez di Tabasco e Juan Manuel Calderòn di Nayarit – e il 31 luglio Rubén Espinosa, un fotogiornalista che lavorava nello Stato di Veracruz, dove il governatore Javier Duarte si è guadagnato il soprannome di mataperiodistas, l’ammazza-giornalisti, dal momento che durante la sua presidenza sono stati uccisi 14 reporter.