Lo ha deciso il Tribunale supremo elettorale (Tse), basandosi sulla legge della "scheda pulita". Lula è in carcere, condannato a più di 12 anni per corruzione e riciclaggio, ma può ancora a ricorrere a due gradi di giudizio. I magistrati non hanno ritenuto vincolanti le richieste del Comitato per i diritti umani dell'Onu.