Vanagloria. Superbia. Ovvero il rapporto deformato con il fare e con Dio. Le riflessioni di Enzo Bianchi. E alcuni capolavori dell'arte firmati Bosch, Caravaggio, Tiepolo e Chagall.
Il rapporto deformato con lo spazio. Ma anche il torpore malinconico, l’inerzia, la noia: le riflessioni spirituali del monaco Enzo Bianchi e le interpretazioni nella storia dell’arte.
Il rapporto deformato con il corpo e la sessualità, due doni di Dio. E' il tema del nuovo libro di Enzo Bianchi. E ha ispirato artisti come Giotto, Rubens e Chagall.
«Vorremmo fare della nostra vita un capolavoro», dice il monaco Enzo Bianchi. «Spesso, però, il nostro cuore è dominato da rapporti deformati con le cose, con gli altri e con Dio».