L’arcivescovo di Monaco di Baviera ammette errori a livello personale ma denuncia la «crisi sistemica» emersa con la «catastrofe» della pedofilia nelle comunità dei credenti, denuncia che alcuni «rifiutano qualsiasi tipo di riforma e innovazione» e caldeggia il percorso sinodale come «punto di svolta»: «La Chiesa è a un punto morto»