I social troppe volte diventano strumenti per una gogna mediatica. Come è successo su Facebook dove alcuni ignoti hanno aperto una pagina per insultare una bulla.
La pedagogista Alessandra Carenzio commenta la diffusione del video di Bollate su Facebook. L'intento, assolutamente inutile, era di contribuire alle indagini. Ma la polizia postale lo ha rimosso.