femminicidioL'uccisione della giovane mamma di 34 anni, gettata da un cavalcavia dal compagno, sono un pugno in pieno volto, specie per chi sa cosa vuol dire per un bambino di tre anni ritrovarsi senza genitori dalla sera alla mattina. Come si può tenere insieme questa atroce storia con la nostra vita? Come evitare che l’urlo di questo dolore non si dissolva in un oblio che non lascia traccia?