In questo film in cui il regista è al meglio di sé ironia e indagine etico-estetica toccano vertici altissimi e non possono non coinvolgere, peraltro riuscendo pure a far ridere (di Paolo Perazzolo).
L'ultima pretenziosa opera del regista gira a vuoto, in mezzo alle solite idiosincrasie e alle trovate pseudo-felliniane. Davvero possiamo chiamarlo un film? (di Francesco Anfossi)
Il successo della mostra di Roma dedicata al grande regista quattro volte premio Oscar, grazie all'impegno dei tre figli, Christian, Emi e Manuel: oltre 40.000 spettatori.