ChiesaMons. Giovanni D'Ercole, vescovo ausiliario de L'Aquila, ha effettuato il riconoscimento ufficiale, in Questura, dei filamenti del tessuto intriso di sangue di Giovanni Paolo II. «In una città terremotata come L’Aquila, che fa fatica a rialzarsi», afferma, «questa reliquia smembrata è quasi un messaggio della Provvidenza a ritrovare l’unità e la coesione». E sui ragazzi che hanno compiuto il furto: «Credo che Giovanni Paolo II li abbia già perdonati, dobbiamo farlo anche noi. Il loro gesto gesto è frutto di disagio non di criminalità»