13 ottobre 1972Uno dei superstiti del disastro aereo sulle Ande racconta: «In quei giorni ho conosciuto un Dio che mi era amico». «L’antropofagia è stata l’umiliazione più grande. Mi sono riscattato curando i bimbi cardiopatici. Oggi ho una sola paura: che succeda qualcosa ai miei cari»