intervistaNel settembre del 1999 l'assassino del prete antimafia, allora detenuto nel carcere di massima sicurezza di Alessandria, parlò per la prima e ultima volta di quell'omicidio: «C’era la convinzione che il Centro “Padre Nostro”, da lui fondato, fosse un covo di infiltrati della polizia. Poi si scoprì che non era vero. Decidemmo di ucciderlo perché nelle prediche, a Messa, parlava contro la mafia e la gente sentiva questo suo fascino, soprattutto i giovani»