Ius soli"Come si può pretendere di educare alle regole della democrazia e della convivenza studenti che sono e saranno discriminati per provenienza?": lo chiedono gli insegnanti degli 800 mila studenti che frequentano la scuola senza essere riconosciuti cittadini italiani. "Crediamo che lo ius soli e lo ius culturae, al di là di ogni credo o appartenenza politica, sia condizione necessaria per dare coerenza a una educazione che, seguendo i dettati della nostra Costituzione, riconosca parità di doveri e diritti a tutti gli esseri umani", si legge nell'appello che ha, come primi firmatari, Franco Lorenzoni ed Eraldo Affinati. E per il 3 ottobre viene proposto un gesto simbolico.