riflessioneLa denuncia del fondatore di Libera non è una boutade estiva e tantomeno una provocazione all’indirizzo di Salvini ma di una denuncia che chiede vigilanza e attenzione. La risposta sarcastica dell’attuale ministro alle Infrastrutture appare del tutto fuori luogo e assolutamente impropria perché il tema è drammaticamente serio: le mafie non si sono mai rassegnate a perdere un treno nella corsa agli appalti pubblici e ancora meno in territori che conoscono bene e tendono a controllare come la Sicilia e la Calabria