L'attore veneto, presto protagonista del "Giardino dei ciliegi" che inaugura la stagione del Teatro stabile di Torino, è uno dei vincitori del Premio Masi grazie alla sua «intelligente comicità».
«Aspettiamo e non cambiamo nulla», dice il popolare attore, in scena all'Elfo Puccini di Milano con Jurij Ferrini. «Il testo di Beckett dovrebbe insegnare soprattutto ai lavoratori a prendere in mano il loro destino».
Il bravo attore porta in scena due atti unici del grande drammaturgo, in un festival a lui dedicato, nel quale prendeva di mira vizi della sua epoca, ancora attuali.