IntervistaSi concludono, con una due giorni a Rebibbia, gli Stati generali dell'esecuzione penale, che hanno visto lavorare, per mesi, esperti, magistrati e operatori sulla riforma carceraria e sulle misure alternative alla detenzione. Il ministro della Giustizia spiega: «Vogliamo un carcere più aperto. Bisogna spezzare il circuito criminale e impedire che le prigioni diventino scuole di radicalizzazione».