Attualità«Chi sta sbarcando in questi giorni è ancora più sofferente e traumatizzato. Fuggono dalla terza guerra mondiale a pezzetti di cui parla Francesco», dice Giovanni Fortugno, responsabile immigrazione della Comunità. Ecco la testimonianza di chi si sta prodigando per i sopravvissuti: che sono come Aja, la bambina che ha visto annegare i genitori, o come Yemane il neonato eritreo nato pochi giorni fa sulla nave militare Orione, entrambi accolti nella comunità di Reggio Calabria.