L'ANALISI«La giovane convertita all'islam merita un silenzio rispettoso. Ma da credente non posso non rilevare due fiammelle che brillano fra le tenebre di questa apparente e rilevante sconfitta, culturale e religiosa insieme, di un Occidente incapace di sostenere la fragilità di chi, donandosi, si è ritrovato prigioniero». Una riflessione del teologo della Pontificia Università Lateranense Pino Lorizio alla vigilia della giornata di preghiera interreligiosa promossa per il 14 maggio.