La lettera di Michele Gesualdi. «Non si tratta di favorire l’eutanasia, ma di lasciare libero l’interessato, lucido e cosciente, di scegliere di non essere inutilmente torturato»
A cinquantanove anni, cieco e invalido, Loris Bertocco ha scelto di morire in una clinica svizzera. Ma prima di andarsene ha lasciato una straziante lettera che è anche un atto di accusa verso uno Stato che l'ha abbandonato.
L'associazione medici cattolici ha emesso un documento per chiarire la sua posizione. Intanto questa settimana inizierà a essere discussa in Parlamento la legge sul testamento biologico
Una sentenza, a Firenze, riapre e infuoca il dibattito sul testamento biologico, ammettendone la legittimità e prevedendo un "tutore" che rappresenti il malato in caso di incoscienza.