Quando nel Padre Nostro si afferma: «rimetti a noi i nostri debiti », si vuole dire soltanto «perdona i nostri peccati», oppure significa qualcos’altro? Leggi la risposta del Teologo
Ancora sulla traduzione del Padre nostro. La nuova versione, entrata ufficialmente in vigore nella liturgia a
partire dalla prima domenica di Avvento, ha suscitato numerose reazioni. Ecco alcune brevi riflessioni del liturgista don Sirboni
Una lettrice ci scrive: «Non sarebbe stato meglio tradurre "nella tentazione"? Oppure "non lasciarci cadere" o "non permettere che cediamo alla tentazione"?». La risposta del teologo don Silvano Sirboni.
Chi di noi, prima o poi, non ha avuto qualche perplessità di fronte alla domanda del Padre Nostro: «Non ci indurre in tentazione»? La storia della traduzione della preghiera e i motivi del cambiamento spiegati bene dal Teologo