Quello «di un grande teologo, sconosciuto perché troppo umile», il sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede monsignor Armando Matteo, «che pensa un po’ a un fenomeno sociale e come provoca la pastoralità». Si tratta di Convertire Peter Pan. Il destino della fede nella società dell’eterna giovinezza (Ancora). «È provocatorio, fa bene», ha detto il Pontefice.
Il secondo libro è Parola abusata. Il chiacchiericcio nell’insegnamento di Papa Francesco di monsignor Fortunatus Nwachukwu, Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni specializzate a Ginevra e l'Organizzazione mondiale del commercio e rappresentante della Santa Sede presso l'Organizzazione internazionale per le migrazioni: «Lui», ha spiegato, «ha fatto una riflessione sul chiacchiericcio, e mi piace quello che ha dipinto, che il chiacchiericcio fa che si sciolga l’identità».
Il terzo è «sui personaggi secondari o dimenticati della Bibbia, di padre Luigi Maria Epicoco, La pietra scartata. Quando i dimenticati si salvano (San Paolo Editore): «È bello. È per la meditazione, per l’orazione. Leggendo questo mi è venuta in mente la storia di Naaman in Siro del quale vi ho parlato». Il libro è uscito a fine maggio scorso: «Il Vangelo», spiega l’autore nel presentarlo, «è pieno di non protagonisti che sono però essenziali. Questo è un segno inconfondibile di Dio, il quale preferisce sempre il “non protagonismo” per realizzare la storia della salvezza. Dio non sceglie mai le cose più in vista, tant’è che Gesù non viene al mondo nel palazzo di Erode, sotto i riflettori, ma nasce in una stalla. Cristo non è figlio di persone conosciute, ma di povera gente, e tutta la sua vita è un prendere dalla periferia, partendo dai margini e ponendoli al centro. Questo metodo, con cui Gesù procede nella vita e nell’annuncio del Vangelo, è vero anche nella vita spirituale. Per cui è indispensabile avere la capacità di mettere al centro della nostra esistenza ciò che normalmente lasciamo ai margini».
Il tema di fondo del volume è che per trovare Dio, occorre guardare nelle pieghe della storia, nei dettagli del nostro quotidiano, dove a fare la differenza sono le piccole cose che non abbiamo preventivato, ma che ci sorprendono e ci obbligano a fare i conti con noi stessi. L’autore passa in rassegna diversi personaggi marginali della storia biblica – da Giezi, il servo di Eliseo, alla vedova di Nain senza nome, dal profeta “minore” Abacuc al ragazzo che porta cinque pani e due pesci, dai servi delle nozze di Cana alla donna che ha continue perdite di sangue – per condurre i lettori al centro dell’annuncio di Gesù.
Don Luigi Maria Epicoco, classe 1980, è sacerdote della diocesi di L’Aquila, insegna Filosofia alla Pontificia Università Lateranense e all’ISSR “Fides et ratio” di L’Aquila, di cui è anche direttore. A giugno è stato nominato dal Papa Assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede ed è anche editorialista de L’Osservatore Romano. Tra le sue ultime pubblicazioni per San Paolo: Solo i malati guariscono (2016); La stella, il cammino, il bambino (2016 e 2020); Quello che sei per me (2017); Sale, non miele (2017); Telemaco non si sbagliava (2018); San Giovanni Paolo Magno (dialogo con papa Francesco, 2020); La speranza non è morta (dialogo con Saverio Gaeta, 2020); Con cuore di padre (2021).