Era un "bullo", ma ha avuto sia la volontà di affidarsi, sia la circostanza di rimettersi in gioco. E' comunque una questione di incontri, come lui stesso spiega a don Roberto Ponti e alle telecameredi Telenova, con grande dignità e serenità.La sua vita ha abbandonato il non senso quando ha conosciuto persone che lo hanno amato e aiutato a ritrovarela fiducia in se stesso. Tutto questo è possibile anche all'interno di un carcere, come il #Beccaria in cui Daniel ha scontato la sua pena per vari reati, perché come lui cita "non esiste la fortuna.
Esiste il talento che incontra l'opportunità". Un'intervista che affascina, per sincerità e coraggio nell'affrontare i rischi della vita. E questo può accadere quando si decide di investire testa e cuore nel servizio verso gli altri e nel "vero" bene. La sua storia è stata raccontata da Andrea Franzoso nel libro “Ero un bullo” edito da De Agostini, presentato a Vimodrone insieme alla ministra della giustizia Marta Cartabia e al rapper Marracash. “Era considerato un irrecuperabile – spiega l’autore del libro – fino a quando non ha incontrato degli adulti credibili che gli hanno dato fiducia”. Tra questi don Claudio Burgio dell’associazione Kayros che accoglie i ragazzi considerati “difficili”.