«La santità fiorisce dall’amore»

Martedì 27 gennaio, nella cattedrale di Frascati (Roma), il vescovo monsignor Martinelli ha aperto la Causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari.

Scriveva Chiara: «Noi troviamo la santità in Gesù, che fiorisce in noi perché amiamo… Amare, dunque, e null’altro. Perdere tutto, anche l’attaccamento alla santità, per tendere solo ad amare». Questo principio così radicale ha ispirato tutta la vita e l’opera di Chiara.

Nata il 22 gennaio 1920 a Trento, Silvia Lubich ha 23 anni quando decide di donarsi al Dio Amore e cambia il suo nome in Chiara in omaggio a Chiara d’Assisi. Da allora ha vissuto una vita di dedizione e di iniziative anche audaci. Scriveva: «Dopo millenni di storia in cui si sono sperimentati i frutti della violenza e dell’odio, è ora di sperimentare oggi i frutti dell’amore. E non solo dell’amore tra i singoli, ma anche tra i popoli».

Chiara Lubich è scomparsa il 14 marzo del 2008, a 88 anni. È sepolta nella sede del Movimento a Rocca di Papa. Il primo sostegno ai Focolari arrivò da Giovanni XXIII nel ’62, sarà poi Giovanni Paolo II ad approvare gli Statuti del Movimento nel ’90, con la concessione di un privilegio: a presiedere i Focolari sarà sempre una donna. La presidente attuale è Maria Voce. È stata lei a chiedere l’avvio della Causa di beatificazione, il 7 dicembre 2013, settantesimo anno dalla fondazione dei Focolari.

 Ha scritto Maria Voce: «Quanto la testimonianza di Chiara continui a essere di luce, lo dice il costante affluire di persone sui luoghi dove ha vissuto: oltre 120 mila di diversi continenti e differenti tradizioni religiose, cardinali e vescovi, politici, famiglie, bambini alla vigilia della prima Comunione e adulti in cerca di speranza». Il “comandamento dell’amore”, come lo chiamava Chiara, è oggi una presenza concreta in tutto il mondo: dalle 24 Mariapoli, le città della concordia possibile, alle iniziative interreligiose e alle circa 800 imprese della cosiddetta Economia di Comunione.