All’Angelus il dolore di Francesco per il naufragio di Crotone che ha provocato (finora) 71 vittime, tra cui molti bambini: « I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere». Ed esprime «apprezzamento e gratitudine» per la «popolazione locale e le istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle»
L’apertura di canali sicuri svuoterebbe i barconi della morte, salverebbe tante persone e bloccherebbe l’approccio emergenziale garantendo una maggiore sicurezza agli Stati di accoglienza
Domenica alle 15 a Steccato di Cutro il rito organizzato dall’arcidiocesi di Crotone per «leggere il dramma umano di questi nostri fratelli alla luce della Passione salvifica di Cristo» e pregare «dinanzi all’indifferenza del potenti». Il bilancio delle vittime sale a 69, l’ultimo cadvere recuperato in mare è quello di un bambino di 3 anni
Parla Nicoletta Parisi, ottantenne di Botricello in provincia di Catanzaro, sconvolta dalla tragedia dell’ultimo sbarco sulle coste calabresi: «Quando l’ho detto ai miei figli la risposta è stata unanime “mamma hai fatto bene”» racconta. «Seguire il Vangelo non è ripetere velocemente l’Ave Maria, ma amare i propri fratelli»
La riflessione delle monache dopo la tragedia al largo di Crotone costata la vita a decine di migranti, adulti e bambini, iraniani, pakistani e afghani partiti giorni fa dalla Turchia.
Papa Francesco ha nominato l'ex preside dell'Istituto teologico pugliese, figlio di un operaio dell'Ilva. Subentra a monsignor Domenico Graziani, che conclude il suo mandato per raggiunti limiti di età.
Così Davide Nicola, allenatore del Crotone, in occasione della salvezza in Serie A della sua squadra, ottenuta solo nell'ultima giornata, ha scritto una lettera al figlio Alessandro, scomparso giovanissimo in un tragico incidente nel 2014