Il nostro inviato tra gli sfollati cristiani fuggiti dalle città della piana di Ninive, a 20 chilometri dai territori ancora occupati dal sedicente Stato islamico. Le famiglie sono oggi ospiti dei campi e delle case della città di Erbil. Intanto prosegue l'attacco a Mosul per liberarla dall'Isis. C'è chi spera che tra tre mesi la guerra sarà finita, ma tante volte il sogno si è trasformato in illusione.
«Il nostro impegno prosegue anche in Mozambico e nel Sahel, non lontano da dove opera Al Qaida», spiega Gianfranco Cattai, presidente della Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale volontario. «Ma ci muoviamo sempre con la massima prudenza. Ci siamo ritirati ad esempio dalla Somalia e da certe zone del Mali. Spesso comunque l'insicurezza percepita è maggiore rispetto a quella reale».
La fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre ha indetto una giornata internazionale di preghiera per ricordare l'anniversario della fuga dei cristiani dai villaggi del Kurdistan iracheno sotto la minaccia dell'Isis.
Straordinaria risposta dei nostri alla campagna di raccolta fondi per le famiglie cristiane sfollate nei campi di Erbil. Una grande generosità che si è concretizzata in una cifra attorno ai 250 mila euro. Appena possibile, vi racconteremo come verranno spesi questi soldi.
Il religioso, sfuggito per poco all'avanzata dell'Isis, ora dirige due campi profughi in cui 1.800 persone vivono da otto mesi nei container. "La situazione è dramamtica", dice, "pesnavano di aver abbandonato le case per poco, ora si parla di anni".
L'arcivescovo di Mosul, attivo tra i profughi in Kurdistan, teme l'estinzione della comunità. "Come tornare a vivere tra coloro che ci hanno traditi?".
Nei campi dove si sono raccolti i profughi, in Kurdistan, ci sono tantissime mamme con bambini che mancano di tutto, dai vestiti alle medicine, alla scuola. Il progetto per un intervento concreto e mirato nelle situazioni più a rischio
Dare il proprio contributo a favore dei profughi kurdi è molto semplice. Puoi donare con diverse modalità: c/c postale, c/c bancario, carta di credito o per telefono. E' un'iniziativa comune tra Famiglia Cristiana e Focsiv.
Da lì passano cristiani e mnusulmani sciiti che fuggono dalle milizie radicali dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil). Per loro, e per una soluzione pacifica del conflitto, s'è mobilitata la Comunità di Sant'Egidio.