intervistaL'attore, a cui è stata dedicata una stella nella celebre "Walk of Fame" di Hollywood, si racconta: «Vittorio soffriva di depressione e mi chiedeva cosa significa credere: “È un piedistallo che ti fa stare su”. E lui: “Quanto ne vorrei uno piccolo anch’io”. Fellini mi chiamava di notte: “Giancarlino, il cinema è morto”. I registi e gli attori di oggi? Si prendono tutti troppo sul serio»