«Assurda e immorale», la definisce don Daniele Pinton, il sacerdote che segue i parenti delle persone che persero la vita nel terremoto del 2009, «tutti ci dicevano di stare tranquilli. La visita del Papa ad agosto? È stata una carezza per queste persone e tutti noi»
A dodici mesi dal disastro nucleare di Fukushima, conseguente al terremoto del Giappone, molte domande attendono risposta. Centomila persone ancora senza adeguato sostegno.