Siamo abbonati da anni. Vogliamo ringraziarla per il bel servizio sui trent’anni di Medjugorje. Per me e mia moglie l’incontro, abbastanza casuale, con Medjugorje ha significato una rivoluzione nella nostra vita. Giustamente avete titolato il vostro servizio: “Trent’anni di conversioni”. Perché questo è il frutto più evidente. Anche per chi, come noi, era già cattolico praticante, ma ha avuto la piacevole sorpresa di riscoprire l’attualità del messaggio evangelico e la gioia di viverlo nel quotidiano. Sono stati rivitalizzanti i nostri momenti di preghiera nella comunità locale. Consigliamo ad altri di non limitarsi a farsi raccontare queste esperienze di conversione, ma andare a Medjugorje e vedere di persona.

Fernanda e Adolfo

Pubblico la vostra testimonianza e l’invito che fate ad altri di recarsi a Medjugorje, perché al di là del giudizio che darà la Chiesa sulla veridicità delle apparizioni, sono tantissime le persone che si sono convertite o hanno rafforzato la loro fede. Nel servizio sui trent’anni di Medjugorje abbiamo dato la parola a due noti teologi. Uno ha espresso le ragioni che lo portano a credere, perché dai frutti si riconosce che l’albero è buono. L’altro, partendo dalle divisioni dei vescovi locali, mette in guardia dal non ridurre la preghiera e la conversione a un’esperienza individuale.