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domenica 09 novembre 2025
 
Angelus
 

Leone: «A Gaza la scintilla di speranza diventi pace giusta»

12/10/2025  Il Papa incoraggia gli sforzi di pace, ma chiede che si persegua la via della giustizia. Il suo accorato appello anche per l'Ucraina e per il Perù

«Una scintilla di pace in terra Santa». Così papa Leone, all’Angelus, commenta l’accordo di pace in Medio Oriente. Rincoraggia ad «andare avanti con coraggio verso una pace giusta e duratura che sia rispettosa delle aspettative e dei diritti di israeliani e palestinesi», dopo «due anni di immenso dolore» al quale il Papa si dice molto vicino «con tutta la Chiesa». Oggi, «soprattutto a voi è rivolta la carezza del Signore, la certezza che, anche nel buio più nero, Egli resta sempre con noi», aggiunge». E riprende il titolo della sua esortazione «Dilexi te, Dio ti amato» E allora «A Dio unica pace dell'umanità, chiediamo di guarire tutte le ferite e di aiutare con la sua grazia a compiere ciò che umanamente ora sembra impossibile: riscoprire che l'altro non è un nemico, ma un fratello a cui guardare, perdonare, offrire la Speranza». Il POntefice poi sottolinea che segue «le notizie dei nuovi violenti attacchi che hanno colpito diverse città e infrastrutture civili in Ucraina, provocando la morte di persone innocenti, tra cui bambini, e lasciando moltissime famiglie senza elettricità e riscaldamento. Il mio cuore si unisce alla sofferenza della popolazione, che da anni vive nell'angoscia e nella privazione. Rinnovo l'appello a mettere fine alla violenza, a fermare la distruzione, ad aprirsi al dialogo e alla pace». E, ancora, pensa «al caro popolo peruviano in questo momento di transizione politica». Non smette di pregare «affinché il Perù possa continuare nella via della riconciliazione, del dialogo e dell'unità nazionale». Infine ricorda che in Italia oggi si pensa alle «vittime degli incidenti sul lavoro. Preghiamo per loro e per la sicurezza di tutti i lavoratori».

Prima, nell’Atto di affidamento a Maria aveva raccomandato al «tuo Cuore Immacolato» «il mondo intero e tutta l'umanità specialmente i tuoi figli tormentati dal flagello della guerra». E aveva concluso: «Non mancare di intercedere per noi, nella gioia e nel dolore, e ottienici il dono della pace che tanto imploriamo».

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