PHOTO


Dopo oltre quarant’anni di ricerca artistica e umana nel mondo della disabilità, Dario D’Ambrosi, regista, autore e fondatore del Teatro Patologico firma il suo nuovo film che si presenta come un’opera intensa e visionaria ispirata a una storia vera, che racconta il coraggio, la sofferenza e la dignità di chi vive ogni giorno con la malattia e l’esclusione sociale.
La vicenda trae origine da un incontro realmente avvenuto nel 1979, durante il ricovero dell’autore presso il manicomio “Paolo Pini” di Milano, dove D’Ambrosi conobbe un giovane uomo affetto da gravi disabilità psichiche e fisiche, segnato da una profonda sofferenza interiore ma capace di trasmettere una forza struggente. A distanza di decenni, quella testimonianza ha preso corpo in un film che non vuole solo raccontare la condizione di un singolo individuo, ma la tragedia dell’intera famiglia che vive accanto a un figlio con disabilità fisica e psichica. Un aspetto che spesso viene dimenticato o messo da parte, ma che invece è parte integrante e dolorosa della realtà. Infatti. la malattia non riguarda mai una sola persona, ma coinvolge chi condivide la casa, la vita e il peso quotidiano delle fragilità.
Per dare volto e voce al protagonista, D’Ambrosi ha scelto Stefano Zazzera, un uomo che, colpito dal morbo di Parkinson a soli 40 anni, incarna con autenticità e delicatezza le fragilità del personaggio, un “Joker” italiano. L’incontro tra il regista e l’attore non professionista ha generato una complicità umana profonda, rendendo possibile la narrazione di una storia che scuote, commuove e invita a riflettere. Un’interpretazione non costruita a tavolino, ma che nasce dal suo dolore, dalle sue debolezze e dalla sua forza. Zazzera riesce a trasmettere la sofferenza senza mai cadere nel pietismo; proprio per questo lo spettatore può vivere un’esperienza artistica ed emotiva unica e irripetibile. Veste i panni di un “Joker” che non viene celebrato come icona della follia, perché qui la sofferenza è reale, autentica, vissuta sulla pelle. La sua è dunque un’interpretazione magistrale di una condizione psichica.
Nel cast, oltre a Stefano Zazzera nel ruolo di Luca, ci sono: Alessandro Haber (Benito), Andrea Roncato (tassista). Mentre la colonna sonora a originale è firmata da Stefano Ratchev, ed edita da Edizioni Curci


la storia
Una notte, ciò che sembrava routine si trasforma in un viaggio perturbante tra memorie spezzate, rimorsi e segreti familiari. Un tassista solitario si imbatte in una realtà allucinata e crudele, dove la sofferenza diventa spettacolo e la fragilità viene messa in vendita come merce di consumo. Al centro, la vicenda di un uomo segnato dalla malattia e dall’esclusione, che incarna il dolore di chi vive in bilico tra dignità e abbandono, e quello di una famiglia travolta dal peso insostenibile della disabilità. In questo intreccio di vite spezzate e desideri irrealizzati non esistono veri colpevoli né assoluzioni facili: ci sono solo esseri umani, ferite vulnerabili, che cercano un varco per ritrovare la propria umanità. Tra visioni poetiche e momenti di crudele realismo, la storia conduce lo spettatore in un’esperienza emotiva potente, dove la fragilità diventa specchio di una forza collettiva capace di trasformare il dolore in possibilità di rinascita.


il teatro patologico
Il Teatro Patologico rappresenta l'unica esperienza al mondo dove si insegna il teatro ai malati psichici che diventano allievi per poi trasformarsi in promotori delle loro stesse idee teatrali. Questa realtà offre l’opportunità ai giovani soggetti in condizione di svantaggio mentale di intraprendere un’esperienza positiva finalizzata a migliorare l’integrazione con i propri familiari e la società, spendibile in un futuro proseguimento degli studi e un eventuale inserimento nel mondo del lavoro, in tutti i campi della produzione artistica: scrittura, recitazione, disegno scenico, musica.
Il Teatro Patologico ha portato la sua compagnia sui più prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali, tra cui ricordiamo il palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo 2025, Teatro Argentina di Roma, Teatro Franco Parenti di Milano, La MaMa Theater di New York, Sede dell'ONU a New York, dove hanno recitato in greco antico la Medea di Euripide davanti a 500 ambasciatori di tutto il mondo, Parlamento Europeo a Bruxelles, ospiti dell'ex presidente David Sassoli, Auditorium Umberto Agnelli di Tokyo, Market Theatre di Johannesburg, Wilton’s Music Hall di Londra, dove ha vinto il premio per il Miglior Spettacolo. Nel 2024 D’Ambrosi ha infatti portato sul grande schermo Io sono un po' matto e tu?, lungometraggio che ha visto la partecipazione di attori di fama nazionale e internazionale come Claudio Santamaria, Edoardo Leo, Raoul Bova, Vinicio Marchioni, Claudia Gerini, Stefania Rocca, Stefano Fresi, Marco Bocci, insieme a 30 ragazzi con disabilità psichiche e fisiche del Teatro Patologico.





