Sabato 1° febbraio nella cappella degli arcivescovi di Cracovia, si è tenuta la prima sessione del tribunale del processo di beatificazione di padre Józef Andrasz SJ.
È ben conosciuta la figura del confessore di suor Faustina Kowalska, oggi beato, Michał Sopoćko, ma è molto meno conosciuto un altro sacerdote che ebbe un ruolo importantissimo nella vita della futura santa, padre Józef Andrasz SI (1891 - 1963): questo gesuita fu il suo primo direttore spirituale nel noviziato, si sono incontrati per la prima volta nel 1933, e anche nell’ultimo anno e mezzo della sua vita. Suor Faustina si confessò con lui anche il giorno della sua morte. Allora non è un caso che santa Faustina nel suo “Diario” ne parli per ben 59 volte.
È stata una figura importante per la diffusione del culto della Divina Misericordia.
Questo gesuita polacco nato nel 1891 era un uomo colto di profonda vita spirituale e allo stesso tempo un uomo molto attivo. Condusse ritiri per congregazioni religiose e per seminaristi; collaborava con la rivista il “Messaggero del Cuore di Gesù” e promuoveva il culto del Sacro Cuore di Gesù; è stato direttore della casa editrice L’Apostolato della Preghiera; ha tradotto diversi libri sulla spiritualità; era impegnato nella Compagnia Mariana. A Cracovia lo circondava una fama di buon confessore.
Le vite di suor Faustina e padre Andrasz si sono incrociate a Łagiewniki: p. Andrasz era il confessore della Congregazione di Nostra Signora della Misericordia - veniva una volta a trimestre per confessare le suore, invece suor Faustina faceva lì il noviziato. Faustina si confessò per la prima volta da lui durante gli esercizi spirituali nell'aprile 1933, prima dei voti perpetui. Gli aprì il cuore perché si sentiva capita da quel sacerdote P. Andrasz, già durante la prima confessione, assicurò suor Faustina che tutto quanto stava vivendo veniva da Dio: prima lei aveva dei dubbi a riguardo. Le sue parole la tranquillizzarono.
Come spiega don Mariusz Balcerak, il postulatore di padre Andrasz “all’inizio suor Faustina pensava che l'intera faccenda, specialmente dipingere l’Immagine di Gesù Misericordioso, fosse troppo grande per lei. Perciò cercava aiuto da padre Andrasz, ma lui disse decisamente: ‘Non la sciolgo da nulla, sorella, e non le è permesso sottrarsi a queste ispirazioni interiori...’. In questo senso il suo ruolo fu decisivo. Suor Faustina trattava padre Andrasz come un'autorità e, poiché era umile e obbediente, gli obbediva”.
Già durante la II guerra mondiale, cioè quando il culto non era ancora ufficialmente approvato, padre Andrasz, iniziò con prudenza la pratica di pregare la Divina Misericordia tra le suore di Łagiewniki e a recitare la coroncina. Invece dopo la guerra, padre Andrasz ha scritto un libro intitolato “Misericordia di Dio, confidiamo in te”, pubblicato per la prima volta nel 1947.
In esso, descrisse la missione di suor Faustina e le rivelazioni, spiegò il significato dell'Immagine e cosa significhi aver fiducia in Gesù Misericordioso. P. Jozef Andrasz morì nel 1963 ma la sua fama di un sacerdote santo si propagava anche dopo la sua morte.
Nella regione di Nowy Sacz, nella parte sud-orientale della Polonia, da dove proveniva il gesuita, dal 2015 è attivo un movimento di laici che diffondono il suo culto, fanno conoscere la sua figura e pregano per la sua intercessione.
L'iniziativa è partita da un gruppo di uomini che si riunivano per l'adorazione di una copia dell'immagine di Gesù Misericordioso, in quel periodo peregrinante nella diocesi di Tarnów.
Il 12 novembre 2024, l'arcivescovo Marek Jędraszewski ha firmato un editto in cui annunciava la decisione di avviare il processo di beatificazione di padre Andrasz e la prima sessione del tribunale del processo di beatificazione si è svolta il 1° febbraio a Cracovia. All'inizio della sessione del tribunale, il postulatore padre Balcerak ha chiesto al Metropolita di Cracovia e ai membri del tribunale di iniziare il processo di beatificazione, ricordando la figura di padre Józef Andrasz SJ.
Successivamente ha preso la parola l'Arcivescovo di Cracovia: ha sottolineato che padre Andrasz è morto esattamente 62 anni fa ed è passato alla storia come confessore dei santi.
Ha ricordato che il Servo di Dio ha vissuto un tempo straordinario e drammatico di testimonianza eroica della misericordia di Dio.
Ha notato che durante la lettura del diario di santa Faustina, si può essere certi che padre Andrasz era un confessore caratterizzato da chiarezza di discernimento e risolutezza.
Suor Faustina pregava sempre per il suo confessore e lui rimase sempre nel suo ricordo grato. Successivamente ha preso la parola il provinciale della Provincia della Polonia Meridionale della Compagnia di Gesù, padre Jarosław Paszyński SJ, il quale ha espresso la sua gratitudine a Dio per l'apertura del processo di beatificazione di padre Józef Andrasz.
Il provinciale ha sottolineato che il Servo di Dio svolse il suo ministero durante la seconda guerra mondiale e nel difficile periodo del comunismo. “Nel suo ministero padre Józef Andrasz si distinse per una grande passione per Dio e per la sua Chiesa, conducendo egli stesso una profonda vita spirituale che nacque dagli esercizi spirituali di San Ignazio di Loyola” – ha aggiunto.
Durante la prima sessione del tribunale del processo di beatificazione di padre Józef Andrasz SJ, hanno prestato giuramento i seguenti membri del Tribunale: don Mirosław Czapla – delegato del vescovo, don Andrzej Scąber – promotore di giustizia, don Krzysztof Korba – notaio e don Kazimierz Faron – notaio ausiliare.