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domenica 18 maggio 2025
 
La poesia ci salverà
 

E se fosse la poesia a difendere il genere umano?

09/05/2025  33 poesie di altrettante grandi personalità, da Papa Francesco a Julian Assange, dal Mahatma Gandhi a Fidel Castro, da Simone Weil a David Maria Turoldo, nel primo volume del nuovo progetto editoriale "Fendinebbia" presentato ieri a Milano: come un alfabeto dei valori su cui fondare la vera civiltà umana

Ai tempi d'oggi la poesia non può più essere, come diceva Umberto Saba, “solamente onesta”. La poesia ora è chiamata a rimettere al centro la sua funzione civile, lasciando da parte retorica, freddezza e individualità. È questo il senso attorno al quale è nata la nuova collana “Fendinebbia” edita dalla casa editrice La scuola di Pitagora. Ieri pomeriggio, nella splendida cornice della Pinacoteca di Brera a Milano, è stata presentata Sfilata d’alti modi, la prima antologia di poesie legata a questo progetto. 114 pagine per 33 autori, di cui 10 intervenuti durante la conferenza, e altrettante poesie. Testi brevi ma intensi, chiamati a formare una sorta di alfabeto dei valori su cui fondare la vera civiltà umana.

L’ideatore editoriale è Giuseppe Langella, professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ed è proprio Langella a riassumere i punti cardine del progetto: «La poesia deve tornare ad avere funzione pubblica, deve avere un ruolo spiccatamente sociale. La poesia civile non può certo salvare il mondo ma deve mettersi a difesa del genere umano. La poesia civile può sviluppare una palingenesi. I poeti in questo momento devono provare, con le proprie opere, ad allontanare le persone dal baratro sociale. Un baratro causato da guerre, cambiamenti climatici, stress ambientale, crisi umanitarie e tanto altro. Chi ha scritto questa antologia ha utilizzato la poesia del “noi” e non quella dell“io”. La collana in generale punta sulla ripresa dello spirito critico e la fiducia nell’impegno personale unito a quello degli altri».

Le 33 poesie, ben diverse tra loro sotto tanti aspetti, hanno però un evidente filo conduttore. Come sottolinea durante la presentazione dell’opera il professor Davide Savio dell’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara: «La raccolta premia ed è dedicata a persone che si sono spese per la collettività e che spesso sono state vittime della storia. I 33 poeti cercano di declinare la poesia civile in più modi. E dimostrano che la poesia civile si può fare in modo costruttivo». I protagonisti dei brani sono figure ben più disparate. Leader carismatici come Mahatma Gandhi e Fidel Castro. Donne simbolo nelle lotte per i propri diritti come Sibilla Aleramo e Roya Heshmati (l’attivista iraniana condannata a 74 frustate per essersi tolta l’hijab). Ma anche Julian Assange e sua moglie Stella, Simone Weil e Domenico Iannacone. E ultime, ma non certo per importanza, alcune figure religiose: Papa Francesco, San Francesco d’Assisi, il teologo David Maria Turoldo e i martiri trappisti di Tibhirine.

Come se fosse un segno del Cielo, durante la presentazione, proprio mentre il poeta Davide Chindamo recita e spiega la sua poesia Giornalista del mondo dedicata a Papa Francesco, da Roma arriva la notizia della fumata bianca del Conclave che porterà poi alla nomina del nuovo Pontefice Leone XIV. «Io non ho le competenze di certo per valutare Papa Francesco sotto l’aspetto dottrinale. Con questa poesia però voglio ricordare Bergoglio più che altro per il suo essere stato appunto un francescano. Un Pontefice che è stato capace di adottare la lingua del popolo e che ha chiesto alla Chiesa di continuare ad essere Divina cercando al contempo di essere umana. Papa Francesco, come scrivo nel mio sonetto ha “riacceso la luce, faro della verità, ostile rispetto alla comoda menzogna”», racconta Chindamo.

Sfilata d’alti modi è come detto la perla capostipite della collana. A breve uscirà il secondo volume: Una gioiosa fatica (1964 -2022) di Angelo Gaccione (uno dei 33 autori presente nella prima antologia con la poesia L’Indicibile dedicata allo scrittore e disarmista Carlo Cassola), che in questa seconda raccolta punta su punta su rigore e onestà. E ulteriori opere sono previste nel resto del 2025. Sempre con uno scopo ben definito, come sottolinea anche Giacomo Maria Prati, funzionario della Pinacoteca di Brera: «La poesia è arte. E l’arte è sempre in grado di commuovere. La poesia civile è un atto di coraggio che permette di salvare la poesia da un impasse. La poesia civile è la poesia di tutti».

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