Il Vicariato di Roma ha reso noto con un editto, firmato dal cardinale Baldassare Reina, vicario generale, l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Carlo Casini, laico, sposo e padre di famiglia.

Casini, fondatore del Movimento per la Vita, è morto a Roma il 23 marzo 2020. L’editto lo ricorda come «sposo amabile e padre esemplare, uomo di profonda fede in Dio, innamorato di Cristo e del Suo Vangelo, fedele alla Chiesa e al Suo Magistero, amico degli ultimi della terra e dei più poveri». Viene definito un laico coraggioso, convinto, credibile, competente e coerente, instancabile difensore della vita umana fin dal concepimento, anche nei luoghi del potere. Il suo impegno politico, si legge, fu vissuto come «forma più alta della carità», diventando «segno e testimonianza concreta dell’agire di Dio in favore dell’uomo».

Con il passare degli anni, la sua fama di santità si è andata vieppiù accrescendo. Per questo il Vicariato invita i fedeli a comunicare direttamente o a far pervenire al Tribunale Diocesano di Roma (Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma) tutte le notizie, documenti e testimonianze utili, sia favorevoli che contrari, riguardanti la santità di Carlo Casini.

Il documento ricorda inoltre che devono essere raccolti tutti gli scritti attribuiti al Servo di Dio, dalle opere stampate ai manoscritti, diari, lettere ed eventuali scritture private. Chi volesse conservarne gli originali può presentare copia autenticata.

L’editto, datato 1 ottobre 2025, stabilisce che rimanga affisso per due mesi alle porte del Vicariato di Roma e della Curia Arcivescovile di Firenze e che venga pubblicato su numerosi quotidiani, riviste e periodici, tra cui Avvenire, Il Giornale di Toscana, Famiglia Cristiana, Toscana Oggi, Vita Pastorale, Studi Cattolici, Si alla Vita, Orizzonte Medico, Iustitia e I Quaderni di Scienza e Vita.



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