Cecilia Sala con la premier Giorgia Meloni.
«"Papà, ti voglio bene. Finalmente questa parentesi si è chiusa». Con queste parole Cecilia Sala ha abbracciato il padre all’aeroporto di Ciampino, segnando la fine di un capitolo difficile. La giornalista italiana, detenuta in Iran per settimane, è tornata in Italia tra emozione, affetto e una presenza istituzionale che ha sottolineato l’importanza della sua liberazione.
La premier Giorgia Meloni, presente a Ciampino, ha accolto Sala con un abbraccio e parole di conforto: "Sei stata forte. Ora devi solo stare serena." Un momento semplice ma intenso, che la giornalista ha ricambiato con un sentito "grazie". La premier ha sorriso: "E figuriamoci."
Un rientro tra famiglia, amici e colleghi
Cecilia Sala è atterrata con un volo da Teheran intorno alle 16:13. Ad attenderla, oltre alla premier Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il compagno, Daniele Raineri, anche lui giornalista. Pochi minuti dopo, la giornalista ha inviato un messaggio vocale ai colleghi di Chora Media: "Ciao, sono tornata." Parole semplici, che racchiudono tutto il sollievo per la fine di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’intero Paese.
Tra i primi a commentare la sua liberazione, il sindaco Gualtieri: "Una gioia abbracciare Cecilia. Il mio grazie va al governo e alla diplomazia, che hanno lavorato con successo per la sua liberazione. Le ho detto che la aspettiamo in Campidoglio." "
Le prime ore in Italia
Dopo l’atterraggio e gli abbracci, Sala è stata accompagnata nella caserma dei Ros a Roma per essere ascoltata dai carabinieri. Le sue dichiarazioni serviranno a ricostruire quanto accaduto in Iran nelle ultime settimane. Subito dopo, la giornalista tornerà nella sua casa romana.