di Darlei Zanon
150 anni fa arrivavano al Sud del Brasile i primi immigranti usciti dall’Italia. Portavano con se poche valigie, alcuni sogni e molta speranza di costruire una nuova vita in quelle terre lontane e feconde. Lo spingevano in questo senso la profonda fede, soprattutto alla Madonna, Madre che ci accoglie e ci sostiene in ogni occasione. Tra queste devozioni mariane, una è cresciuta in modo particolare, diventando oggi uno dei più grandi pellegrinaggi del Brasile, nella città di Farroupilha, Rio Grande del Sud. È la devozione alla Madonna di Caravaggio, che arriva alla sua 146° edizione in quest’anno.
Il rettore del santuario, don Ricardo Fontana, ricorda che “i nostri progenitori, provenienti dall’Italia, hanno seminato qui la fede con zelo e cura, davanti a un piccolo dipinto di 30 per 40 centimetri, in bianco e nero, una bellissima stampa che oggi è in trono sull’altare della Madonna di Caravaggio. L’attesa è tanta, il cuore è in festa. Ci sentiamo gioiosi e commossi dalla vita di preghiera, come dovrebbe essere in un santuario: un luogo di misericordia, di accoglienza, dove ritroviamo la tenerezza della Madre di Dio. Che tutti partecipino a queste nozze, dove lo sposo stesso è il Signore nostro Gesù Cristo, ricordando sempre le parole di Maria alle nozze di Cana: ‘Fate quello che vi dirà’”.
Da una piccola chiesa costruita in modo improvviso dai primi immigranti Antonio Franceschet e Pasqual Pasa, con una immagine donata da Natale Faoro, il santuario è cresciuto e oggi accoglie migliaia di pellegrini ogni anno. Il 1885 il dipinto viene sostituito per una statua che rimane fino ad oggi come oggetto di devozione e culto, con posto di onore vicino all’altare principale, ma che in questi giorni di pellegrinaggio viene sposta all’entrata del santuario.
L’immagine rappresenta l’incontro della Madonna con Giannetta de Vacchi, in quel lontano 26 maggio 1432, nella località di Caravaggio, in Lombardia, ed è stata confezionata da un pittore locale conosciuto come Stangherlin. L’ispirazione per la sua creazione è venuta di una piccola cartolina del 1724, portata dalla Lombardia da uno di questi primi immigranti.
Il poster per la divulgazione della 146° edizione riproduce l’immagine originale, sopra il tem di quest’anno – “Madre della speranza, prega per noi” –, con i colori della bandiera d’Italia alla sua base in omaggio ai 150 anni di immigrazione nella regione. Il tema si collega al Giubileo che la Chiesa celebra lungo quest’anno, centrato sulla speranza, ma fa riferimento pure alle vittime dell’alluvione che ha distrutto la stessa regione brasiliana esattamente un anno fa. Secondo il rettore don Fontana, “nel 2025, in spirito di ringraziamento e di ricostruzione, ci riuniamo al Santuario di Nostra Signora di Caravaggio per rinnovare la nostra fede, rafforzare la nostra speranza, rianimare le nostre famiglie e andare avanti nel pellegrinaggio della vita, certi che, con la Madonna al nostro fianco, avremo sempre la forza di continuare”.
La novità introdotta nel pellegrinaggio di questo anno è stata la processione luminosa, con circa otto mila candele, nella notte del sabato 24 maggio. L’ispirazione è venuta dalla lunga tradizione dei santuari mariani in tutto il mondo, e che concretizza una delle richieste fatta dalla Madonna alla povera Giannetta, che i giorni di sabato fossero celebrati con onore per invocare la conversione dei cuori e la società ritornasse al cammino della unità e della pace, che ancora oggi abbiamo tanto bisogno.
La messa principale di questi tre giorni di peregrinaggi è stata celebrata dal vescovo diocesano di Caxias do Sul, mons. Giuseppe Gislon, che nella sua omelia ha sottolineato che “questo è un tempo per ravvivare la nostra speranza, simboleggiata nella tenerezza della Madre dalle rose e dal simbolo dell’ancora, che, fin dall’inizio del cristianesimo, ha rappresentato la forza e la speranza stabilite in Gesù Cristo. La Madonna di Caravaggio diventa la grande Madre della Speranza per tutto il nostro popolo, specialmente per i suoi devoti pellegrini, che si recano in questo luogo sacro”.
Madonna di Caravaggio, prega per noi e donaci la speranza!