Rispettare i diritti umani, l’ambiente e gli animali è responsabilità di ogni persona. Come? Ad esempio cominciando dalle scelte dei propri acquisti, ovvero premiando le aziende - che siano di abiti, scarpe, tecnologia, bevande e beni alimentari o qualunque altro tipo di prodotto - che producono in modo eticamente giusto. E magari spronando quelle che non lo fanno a cambiare strada. Ma è chiaro che i consumatori, prima di tutto, devono essere pienamente consapevoli di come si comportano davvero le imprese, di che tipo di scelte adottano nella loro produzione, se ad esempio promuovono la sostenibilità ambientale o meno, se rispettano i diritti dei lavoratori.
Per rispondere a questa necessità di informazioni, sta per nascere Equa, la prima guida digitale in Italia al consumo responsabile.
Il progetto è stato ideato e sviluppato dall’associazione non profit Osservatorio sui Diritti Umani Ets, che pubblica Osservatorio Diritti - testata online indipendente specializzata in diritti umani - con il supporto fondamentale di due partner: il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, che ha redatto per anni la storica Guida al consumo critico, ed Ethical Consumer, il più importante network internazionale che collega realtà attive sul tema del consumo etico in tutto il mondo e che ha accolto Osservatorio sui Diritti Umani tra i suoi membri.
«Abbiamo deciso di chiamare questa App “Equa” perché tutto il progetto ruota intorno al concetto di giustizia: verso i lavoratori e le persone in genere, nei confronti dell’ambiente in cui viviamo e degli animali che abitano questo Pianeta», spiega Marco Ratti, direttore responsabile di Osservatorio Diritti e coordinatore del progetto. Tutto parte dal lavoro dei ricercatori di Equa, che ogni giorno passano ai raggi X il comportamento delle aziende attraverso griglie di valutazione - controllate da un comitato scientifico indipendente - elaborate in modo tale da mantenere il massimo grado di oggettività, grazie a un database per scoprire, per esempio, chi opera in paradisi fiscali o in regimi oppressivi, grazie inoltre all'accesso a giornali specializzati e alla collaborazione con altri centri di ricerca. Tutti i dati raccolti e analizzati confluiscono nell’app Equa, che permetterà al consumatore di conoscere l’impatto sociale, ambientale e sugli animali dell’azienda analizzata.
Ecco come funziona l'applicazione:
Chi scaricherà l’App potrà:
1. visualizzare una scheda/azienda contenente un punteggio da 0 a 100;
2. leggere un articolo introduttivo suddiviso in diritti umani, ambiente, animali;
3. mobilitarsi, inviando un messaggio precompilato all’azienda;
4. scorrere l’elenco dei marchi dell’impresa analizzata;
5. conoscere la struttura proprietaria della società (elenco controllate);
6. consultare le schede di valutazione dettagliate, con punteggi divisi per macroaree;
7. vedere l’elenco dei principali marchi del settore ricercato, con indicazione della capogruppo e del punteggio;
8. conoscere le alternative più etiche del prodotto cercato.
Una volta rilasciata, l’app sarà Freemium: completamente gratuita, salvo gli ultimi tre punti dell’elenco precedente. E l’importo dell’abbonamento, per chi deciderà di sottoscriverlo, potrà essere scelto in base alle proprie possibilità: saranno proposte diverse cifre, ma in ogni caso, sia che si scelga il valore minimo, sia che si opti per quello massimo, sarà consentito a tutti gli abbonati l'accesso completo ai contenuti Premium.
«Equa è un progetto che ha senso solo se resta indipendente: non vogliamo rivolgerci ad aziende che potrebbero violare i diritti, l'ambiente o gli animali. E quindi non può che essere finanziato dal basso», dice ancora Ratti. Per questo motivo, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal basso. Obiettivo della campagna: la raccolta di 25 mila euro. E se si riuscirà a raggiungere il 90% del totale, Etica Sgr (Gruppo Banca Etica) metterà il restante 10 per cento. Si può donare all'indirizzo: https://sostieni.link/35439
Le donazioni permetteranno, fra le altre cose, di finanziare la ricerca sulle aziende, aggiornare Equa e sviluppare un sito web collegato www.equapp.it; sottoscrivere abbonamenti a database specializzati; ma anche finanziare la consulenza legale. «Questa avventura è cominciata grazie all’importante sostegno economico di Etica Sgr, del Gruppo Banca Etica, che ha creduto in noi, permettendoci di partire», racconta Ratti. «Ma ora dobbiamo arrivare alla pubblicazione dell'app e far crescere questo progetto come merita. Per farcela ci serve il sostegno di chi crede, come noi, che cambiare le cose un acquisto alla volta sia davvero possibile».