La vita di Vanina (Giusy Buscemi) è stata profondamente segnata dalla morte del padre, l’ispettore Giovanni Guarrasi, ucciso da un commando mafioso quando lei aveva solo quattordici anni. Da allora il suo unico pensiero è stato diventare poliziotta, arrestare i colpevoli dell’omicidio e lottare contro la mafia. E così è stato: dopo una brillante carriera nell’Antimafia di Palermo, qualcosa si rompe e Vanina decide di trasferirsi a Catania, una città colorata, che non dorme mai, sempre attenta al brontolio di sua maestà l’Etna.
Alla Mobile di Catania, dove è diventata capo della Omicidi, Vanina ha trovato una nuova squadra con cui ha raggiunto rapidamente un ottimo affiatamento: il “Grande Capo” Tito Macchia (Orlando Cinque), l’ispettore capo Carmelo Spanò (Claudio Castrogiovanni), suo braccio destro, l’efficientissima e nordica ispettrice Marta Bonazzoli (Paola Giannini), l’impacciato e goffo sovrintendente Mimmo Nunnari (Giulio Della Monica), il giovane e aitante, ma apparentemente poco sveglio, agente Salvatore Lo Faro (Danilo Arena). Ha ritrovato la spumeggiante avvocata “Giuli” De Rosa (Dajana Roncione), con cui aveva diviso gli anni del liceo, e ha stretto amicizia con il medico legale Adriano Calì (Alessandro Lui). Insomma, a Catania Vanina ha scoperto la possibilità di una nuova vita e di una probabile fuga dai propri fantasmi del passato.
Vanina fa anche la conoscenza di un medico affascinante e simpatico, Manfredi Monterreale (Corrado Fortuna), con il quale sembra profilarsi la possibilità di un nuovo amore, che sancirebbe definitivamente quel nuovo inizio che sta cercando.
Ma perché Vanina ha deciso di cambiare vita? È la stessa domanda che le fa sua madre (Gabriella Saitta) al telefono, lamentandosi della sua lunga assenza da Palermo. La verità è che, dietro alla sua energia travolgente, si nasconde un passato doloroso da cui cerca di scappare, legato alla morte del padre e alla fine della relazione con Paolo Malfitano (Giorgio Marchesi), magistrato operativo nell’antimafia, con il quale ha combattuto tante battaglie. Quando l’uomo entra nel mirino di Cosa Nostra, la paura di rivivere i traumi del passato prende il sopravvento su Vanina.
Senonché, ben presto Paolo si riaffaccia nella vita di Vanina, portando con sé un nuovo mistero, un conto che Vanina deve ancora regolare col suo passato e dal quale non potrà davvero scappare.
La puntata di stasera
Alla Omicidi giunge un’agitata telefonata anonima: una ragazza è stata uccisa in un villino, chiusa in una valigia e buttata in mare. Vanina fiuta subito che non si tratta di uno dei soliti scherzi telefonici, ma di una cosa seria, e la sua intuizione è confermata dalla chiamata di Manfredi, che quella notte ha visto due uomini gettare dalla scogliera una valigia grossa e pesante. La valigia è ancora sugli scogli, ma dentro vi trovano solo un cellulare e una grossa macchia di sangue. Nel villino indicato nella telefonata anonima come luogo dell’omicidio, Vanina trova tracce di colluttazione e altre macchie di sangue. Quella casa è affittata a una certa Lorenza Iannino, che al momento però risulta irreperibile. Lorenza è (o era) una giovane avvocata che lavora per lo studio del celebre e potente avvocato Ussaro. Vanina, anche se non è stato trovato alcun cadavere, è determinata a scoprire la verità, e per farlo dovrà fronteggiare il potere del pericoloso Elvio Ussaro.