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venerdì 25 aprile 2025
 
 

Mons. Marcianò nuovo ordinario militare

10/10/2013  Papa Francesco ha nominato il presule finora arcivescovo della diocesi di Rossano-Cariati, in Calabria. Prendo il posto di monsignor Vincenzo Pelvi, che ha lasciato l'incarico in estate per raggiunti limiti di età. «Se siamo sparsi per l’Italia e per i luoghi che richiedono la nostra presenza, è per essere, in ogni terra, semi di pace», ha scritto nel messaggio

Papa Francesco ha nominato mons. Santo Marcianò nuovo arcivescovo ordinario militare per l'Italia, trasferendolo dalla sede arcivescovile di Rossano-Cariati, in Calabria.

Marcianò, 53 anni, nato a Reggio Calabria, prendo il posto di monsignor Vincenzo Pelvi, che ha lasciato l'incarico l'11 agosto scorso per raggiunti limiti di età.
«In questo momento, mentre nell’intimo della preghiera invoco e ringrazio il Signore», ha scritto in un messaggio il neo ordinario militare, «il mio pensiero si rivolge anzitutto al Santo Padre; nella Nomina con cui mi affida la cura pastorale di questa diocesi leggo la sua fiducia; nel modo in cui egli guida la Chiesa vedo un esempio; nella preghiera con cui accompagna noi tutti ricevo forza. E a lui dico grazie, con voi e per voi: per avermi donato a voi e per avermi donato voi. Con voi rivolgo un grato ricordo a Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Pelvi, mio predecessore come Ordinario Militare, per il servizio svolto».

Poi ha spiegato la natura dell’ordinariato militare: «La nostra», ha scritto, «è una diocesi che si diffonde lì dove ciascuno di voi è. Dove una sola caserma, un solo cappellano o anche un solo militare sono presenti, lì c’è la nostra porzione di Chiesa. Questo dimostra che ciascuno di noi, tutti noi siamo Chiesa: una, eppure sparsa, disseminata nel mondo, dovunque c’è un uomo che ha bisogno dell’annuncio di Cristo, c’è un fratello da soccorrere, c’è una vita da difendere, c’è una pace da custodire. Sì, la pace. Perché, se siamo sparsi per l’Italia e per i luoghi che richiedono la nostra presenza, è per essere, in ogni terra, semi di pace. Semi chiamati a fiorire nella pace!».

Infine «un ricordo speciale nella preghiera a coloro che, per tutto questo, con senso di giustizia e fraternità hanno perso la vita, offrendosi generosamente nel compimento del loro dovere e talora anche oltre il semplice dovere».

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